Gli ultimi studi sugli energy drink hanno analizzato come questi ultimi agiscono sul nostro corpo dalla loro assunzione, a partire dai primi dieci minuti fino ad arrivare agli effetti a distanza di 7-12 giorni
E’ da oramai un po’ di anni che si sente parlare dei rischi nascosti dietro il consumo eccessivo delle bevande energetiche.
Ma alcuni studi più recenti hanno realmente messo in luce i pericoli dietro anche una singola lattina e come l’ingestione di queste bevanda agisca sul nostro corpo minuto per minuto.
Sono stati i ricercatori dell’università di York a condurre una ricerca sugli effetti a partire dai primi dieci minuti fino ad arrivare a monitorare quelli che si manifestano a distanza di 7-12 giorni.
E sono veramente preoccupanti.
Ricchi di zuccheri e caffeina, le bevande energetiche vengono di solito assunte per avere una dose immediata di energia.
E sono proprio questi componenti a generare conseguenze a dir poco pericolose per l’organismo.
Alcune di queste bevande sono state analizzate dai ricercatori dell’Università di York, i quali sono stati incaricati di analizzare gli effetti a breve e lungo termine derivanti dall’assunzione di queste bevande.
In occasione di una campagna finalizzata a ridurre l’aumento del fenomeno dell’obesità nel Galles, questi studi hanno analizzato la “linea temporale” degli effetti sul corpo dal momento dell’assunzione della bevanda fino a quasi due settimane di distanza.
Ed è proprio in occasione di questa iniziativa che l’amministrazione del Galles ha avanzato la proposta di vietare la vendita di bevande energetiche ai minori di 16 anni, che potrebbero incappare maggiormente nella probabilità di sviluppare sintomatologie quali mal di testa, insonnia, irritabilità e favorendo il fenomeno dell’esclusione scolastica.
Anche i più grandi non sono esenti da conseguenze evidenti, come raccontato da Paul Breen, un capo cantiere edile che ha richiesto che le bevande energetiche vengano ufficialmente bandite dai cantieri in quanto stanno rallentando i dipendenti.
Ma vediamo cosa succede al corpo dal momento in cui beviamo questi drink fino a dieci e più giorni di distanza.
Il sito Personalize ha realizzato un grafico nel quale si rivela esattamente cosa succede al nostro corpo, ora per ora, dopo aver finito una lattina di energy drink.
Il grafico è stato realizzato utilizzando i dati provenienti da differenti fonti, a partire degli studi dell’Università di York passando per National Health Service (NHS) del Regno Unito, la Food and Drug Administration (FDA) statunitense e il produttore di bevande energetiche Red Bull.
10 minuti
In questa fase la caffeina entra in circolo nel sangue. Aumenta la frequenza cardiaca e la pressione.
14-45 minuti
In questa fase il livello di caffeina, come segnalato da The Sun, raggiunge il suo picco, facendoci sentire vigili e migliorando la concentrazione.
30-50 minuti
La caffeina è stata interamente assorbita dal corpo; il fegato potrebbe reagire assorbendo più zucchero
1 ora
In questa fase i livelli di zucchero nel sangue colano a picco, assieme a livello di caffeina. Insorge la stanchezza improvvisamente
5-6 ore
Il corpo, a distanza di 5-6 ore, avrà ridotto il quantitativo di caffeina nel flusso sanguigno
12 ore
Dopo 12 ore, finalmente, il livello di caffeina nel sangue ritorna alla normalità, ma questo dato potrebbe variare in base all’età della persona e vari parametri quali l’attività fisica.
Tra le 12 e le 24 ore
L’assunzione regolare di bevande energetiche porta a sentirne il bisogno di consumarne sempre di più. E’ in questa fase che intervengono i primi sintomi di astinenza quali mal di testa, stitichezza e irritabilità.
7-12 giorni
Sono questi i giorni necessari per iniziare ad essere tolleranti della dose giornaliera di caffeina.
Dopo un po’ di tempo, dunque, quel senso di energia non sarà lo stesso, in quanto il nostro corpo si sarà in qualche modo “assuefatto”.
In conclusione, l’abuso di queste bevande è a dir poco pericoloso, ma anche una sola non fa di certo bene all’organismo.
Alcune lattine, infatti, contengono il quantitativo di 21 cucchiaini di zucchero, e la stessa dose di tre tazze di caffè.
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