A 26 anni dalla sua scomparsa si ritorna a parlare del caso di Angela Celentano, la bambina scomparsa nel 1996. Mercoledì i genitori hanno parlato a ‘Chi l’ha visto’.
Durante l’ultima puntata di ‘Chi l’ha visto’ sono tornati a lanciare un appello i genitori di Angela Celentano, la bambina scomparsa a soli 3 anni il 10 Agosto 1996. La bambina si trovava insieme alla famiglia e altre 40 persone sul monte Faito, in provincia di Napoli, per un pic-nic.
Ad un certo punto nessuno l’ha più vista e ancora oggi non si sa cosa sia successo quel fatidico giorno, in cui Angela è letteralmente svanita nel nulla. Un caso simile a quello di Denise Pipitone: le indagini sono state protratte a lungo, ma ogni pista o segnalazione si è rivelata un completo buco nell’acqua.
Il primo a lanciare l’allarme quel giorno fu il padre Catello, ma l’ultimo a vedere davvero Angela è stato Renato, un bambino di 11 anni. Renato ha raccontato di aver percorso il sentiero verso il parcheggio insieme alla bambina, per posare il pallone in auto. A metà percorso le avrebbe detto di tornare indietro senza di lui, ma quando è tornato di Angela non c’era traccia.
“Tutti cominciarono a cercarla e quando, dopo pochi minuti, ci rendemmo conto che non riuscivamo a trovarla, chiamammo subito i carabinieri di Vico Equense” ha raccontato il padre sul sito internet dedicato alla figlioletta Angela, “In meno di due ore quel posto si riempii di tantissime persone per cercare Angela e prima che fosse sera anche i militari dell’esercito si aggiunsero alle altre forze dell’ordine per le ricerche”.
“Per quattro giorni e quattro notti siamo rimasti sul posto per cercare Angela. Lasciammo Faito solo quando ci fu la certezza che Angela non fosse più sul Monte (qualcuno l’aveva portata via dal primo istante). Per quattro giorni furono usati tutti i mezzi che nel 1996 erano disponibili. Arrivarono subito le unità cinofili, un elicottero militare, munito di un sofisticato apparecchio a raggi infrarossi che riportava sul monitor qualsiasi corpo in movimento nella notte”.
“Furono utilizzati di notte anche i cavalli (che avvertono la presenza di qualcuno nel buio), cani volpe (il loro fiuto avverte un corpo anche fino a 2 metri sotto terra). Fu chiesto ed ottenuto l’intervento di speleologi e rocciatori per escludere un eventuale allontanamento e caduta accidentale di Angela. Il Monte Faito presenta molti dirupi e rifugi nascosti. Furono sondati i pozzi che raccoglievano acque piovane perché un tempo serviva per il maneggio ormai dismesso. Per quattro lunghi giorni e notti, il Monte Faito fu messo sotto sopra ma di Angela nemmeno l’ombra…“.
Nel 2010 si era accesa una speranza quando Celeste Ruiz, una giovane messicana, contattò la famiglia dichiarandosi Angela. Alla fine anche questa speranza si rivelò vana: nonostante la ragazza fosse molto somigliante ad Angela il test del DNA rivelò che non si tratttava di lei. Tante le segnalazioni e casi simili, ma alla fine la vera Angela non è mai tornata a casa.
Alla fine il caso è stato archiviato e il fascicolo è stato ufficialmente chiuso. Anche la pagina Facebook di ‘Quarto Grado’ ha confermato: “Nessuna verità per Angela Celentano. Archiviata dalla procura di Torre Annunziata l’inchiesta sulla scomparsa della bambina di Vico Equense avvenuta sul monte Faito (Napoli) il 10 agosto del 1996”.
“Si era percorsa la pista messicana sulla base di una foto, ma dopo che la ragazza impressa in quell’immagine era uscita allo scoperto spiegando che non era Angela, le indagini si erano concentrate sulle persone presenti sul monte Faito il giorno della scomparsa. Alcuni testimoni sono morti e dagli altri non sono emersi elementi tali da portare ad una svolta. Grande delusione per la famiglia di Angela che tuttavia non perde la speranza di poterla riabbracciare un giorno”.
Lo scorso anno, per i 25 anni dalla scomparsa della figlia, sempre il padre aveva parlato a ‘Il Mattino’: “Sono sicuro che, se c’è qualcuno che all’epoca dei fatti sapeva qualcosa di utile e non ha parlato, farà i conti con la sua coscienza e sono solo problemi suoi. La nostra speranza è che tutto questo finisca al più presto. Abbiamo sempre detto che ogni giorno che passa è un giorno in meno al ritorno di Angela”.
“La nostra speranza è viva come il primo giorno, non ci smuove nessuno. Certo gli anni passano e venticinque sono davvero tanti. Ma noi siamo sempre qui ad aspettarla, abitiamo sempre nella solita casa di Vico Equense e aspettiamo sempre il suo ritorno”.
Ieri sera a ‘Chi l’ha visto’ i genitori hanno rivelato di essersi avvalsi dell’aiuto di investigatori privati; sono sicuri che la figlia sia stata rapita per poi essere ‘venduta’ in un giro di adozioni illegali. Secondo i genitori, che durante gli anni non hanno mai perso la speranza, la figlia è viva e vive con un’altra famiglia, ignara del suo passato.
Per questo ieri sera hanno lanciato un ultimo appello proprio alla figlia, che oggi ha 29 anni. “La speranza è che sia Angela stessa a cercare noi. Ti stiamo cercando”. Ricorda che la bambina aveva una piccola voglia color caffè sul dorso, a destra, e si appella ancora “a chiunque abbia informazioni o si riconosca nella storia”.
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