Non sono ore facili per Luciana Littizzetto, finita nei guai per un suo intervento su RaiTre che ha provocato una reazione nientemeno che dall’Agcom
Un ‘cartellino giallo’ per Luciana Littizzetto e, più in generale, un pesante richiamo per la Rai. È stato recapitato nelle scorse ore ai piani alti della tv di stato in seguito ad un episodio giudicato inopportuno in vista dei referendum sulla giustizia in programma il prossimo 12 giugno.
Il riferimento è ad un episodio in particolare che ha visto come protagonista proprio ‘Lucianina’. Il suo ‘gesto’ in diretta televisiva non è proprio piaciuto e ha scatenato immediate reazioni.
Come riportato dall’Adnkronos il tutto è emerso in seguito ad un intervento della Littizzetto nel quale avrebbe ironizzato sulla difficoltà di orientarsi tra i tecnicismi dei quesiti previsti per il referendum sulla giustizia. Un intervento comunque concluso dalla comica assicurando che sarebbe andata a votare. Questo non è bastato ad evitare il ‘cartellino giallo’. Da qui infatti è scaturita la decisione di Agcom di inviare un richiamo alla Rai invitandola a garantire “un rigoroso rispetto dei principi del pluralismo, dell’imparzialità, dell’indipendenza, della completezza, dell’obiettività e della parità di trattamento fra i diversi soggetti politici in tutto il periodo di campagna referendaria”.
L’autorità garante per le comunicazioni ha dunque contestato alla televisione pubblica la violazione della par condicio, oltre che del rispetto del pluralismo. Chiedendo di fatto che la comunicazione legata al referendum venga rivista e riequilibrata evitando scivoloni. A pochi giorni dal voto dunque la richiesta di Agcom è quella di modificare l’andazzo e dar forma, sulle reti Rai, ad una comunicazione pulita ed equilibrata.
Ne è derivata una decisione drastica: nel corso della riunione del consiglio dell’Autorità, riferisce Adnkronos, è stata letta una missiva scritta da Carlo Fuortes, amministratore delegato della Rai, nella quale è stato comunicato di aver messo in palinsesto un appuntamento interamente dedicato al referendum, trasmesso nell’orario di Tg2Post, allungato per l’occasione, della durata di due ore.
Ed è quanto effettivamente accaduto nella serata dell’8 giugno, un segnale questo per tentare di ‘rimediare’ alle parole pronunciate da Lucianina nel corso del suo monologo andato in onda a Che tempo Che fa, condotto da Fabio Fazio. Un intervento tempestivo dunque, per metterci una pezza e, con due ore di speciale, rimediare a quanto accaduto nella trasmissione di punta di casa Rai, che raggiunge oltre due milioni di italiani.
Questa programmazione ad hoc su RaiDue “consente di ripristinare le condizioni violate con il programma in questione”, ha indicato l’Agcom in una nota, segnale del fatto che la Rai potrebbe essere stata ‘graziata’ salvandosi in corner. Ma i promotori del referendum, i primi ad inviare all’Agcom la segnalazione, si sono detti meno convinti. Si tratta dei parlamentari della Lega in commissione vigilanza Rai i quali hanno dichiarato: “Bene il richiamo, peccato che ormai il danno sia stato fatto. A pagare il danno saranno come al solito i cittadini, che mantengono l’azienda attraverso il canone. È fondamentale che gli italiani siano messi opportunamente a conoscenza che questa domenica 12 giugno si vota per i referendum giustizia, un’opportunità storica per cambiare il sistema”.
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