La donna si trovava in rianimazione da 4 giorni quando alla fine è deceduta a causa delle rickettsiosi. Ecco come si cura e come evitare le punture potenzialmente fatali di questi acari
Torna in Italia l’allarme zecche, che con l’arrivo del caldo torna a preoccupare e non poco.
Preoccupa, soprattutto, la vicenda accaduta della donna Ulassai, in Sardegna.
La donna, 70 anni e originaria dell’Ogliastra, ha subito gravi complicazioni legate al morso dell’animale.
E’ allarme zecche: cos’è rickettsiosi e come si cura
La donna era ricoverata da 4 giorni in rianimazione presso l’ospedale di Lanusei.
Aveva sviluppato una gravissima infezione a seguito della puntura di una zecca: la rickettsiosi.
Queste ultime sono febbri gravi causate proprio da rickettsie, i batteri trasmessi dalle zecche dure.
Ed è stata proprio la febbre uno dei sintomi con cui la donna si era presentata in ospedale lo scorso 2 giugno quando, già allora, il quadro clinico era tutt’altro che semplice: febbre altissima, appunto, dolori a muscoli e articolazioni, stanchezza e mal di testa.
La donna, stando a quanto si apprende su Repubblica, aveva qualche giorno prima notato l’insetto su di lei, ma lo aveva subito scacciato via.
Nessun peso, poi, all’accaduto, considerando che non aveva avuto alcun sintomo.
Generalmente l’infezione fa la sua insorgenza sintomatica qualche giorno dopo, ed è effettivamente così che è stato.
Nei casi meno complessi una somministrazione di antibiotico riesce a fermare l’infezione nell’arco di massimo 3 giorni, ma purtroppo non è stato questo il caso.
Nella tarda mattinata di ieri lunedì 6 giugno una donna di 70 anni è deceduta presso l’ospedale dopo non aver risposto alle cure.
Nota anche come febbre del mediterraneo, la rickettsiosi, come anticipato, viene trattata con una terapia antibiotica specifica, come riportato dall’ISS.
La letalità risulta inferiore al 3% di coloro i quali sono stati morsi dall’animale, ma può essere fatale laddove ci siano patologie preesistenti o fattori di comorbosità.
Come proteggersi dalle zecche
E’ noto come l’estate sia il periodo dell’anno in cui è più probabile entrare a contatto con questa tipologia di acari.
La soluzione è quella di evitare il più possibile gli ambienti in cui sono presenti maggiormente, come i campi dove l’erba è molto alta.
Laddove non sia possibile evitarlo, il suggerimento è quello di indossare indumenti lunghi e scarpe chiuse che consentano di coprire bene il corpo impedendo il più possibile all’acaro di entrare a contatto con pelle scoperta e, dunque, di mordere.
Si consigliano, inoltre, indumenti di un colore chiaro, sui quali è più facile individuare la presenza delle zecche.
Occhio, soprattutto, ai vostri animali domestici. Sono loro ad attirare più facilmente questo tipo di acari. Proteggeteli sempre con la somministrazione di lozioni specifiche di antizecche e antipulci che potete reperire in modo estremamente facile.