Salvini e gli incontri segreti con le ambasciate: cosa sta architettando il leader della Lega?

La bomba sganciata da Domani sugli incontri fra Salvini e l’ambasciatore russo. E chi è il nuovo sedicente esperto consulente per la politica estera, Antonio Capuano?

E’ del giornale ‘Domani’ la bomba sganciata sul leader della Lega Matteo Salvini.

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Nell’articolo a firma di Emiliano Fittipaldi e Giovanni Tizian emerge come, oramai da mesi, i servizi segreti italiani fossero al corrente di quando e come Matteo Salvini si incontrasse nella capitale con esponenti della diplomazia russa.

Non per spiare Salvini, precisano i giornalisti, ma poiché villa Abamelek, la sede dell’ambasciata della federazione russa a capo della quale si trova Sergej Razov è costantemente sotto monitoraggio.

Salvini, i russi e quegli incontri a Roma…

I controlli, si legge sul giornale, si sono ovviamente intensificati soprattutto a seguito dello scoppio del conflitto in Ucraina.

La questione – che emerge da fonti ovviamente protette da segreto ma che Domani definisce tutte autorevoli e convergenti – riguarda anche il fatto che molti esponenti di Palazzo Chigi fossero al corrente, nel dettaglio, delle date in cui Salvini aveva fissato gli incontri con Razov.

… e il nuovo consulente per la politica estera: Antonio Capuano

Un altro tassello della vicenda è l’avvertimento ricevuto da alcuni esponenti del carroccio riguardante l’arrivo fra le file della Lega di un nuovo consulente per la politica estera di Salvini.

Si tratta del misterioso Antonio Capuano, assoldato, si legge su Repubblica, sicuramente non attraverso un incarico formale, come da lui stesso dichiarato.

Deputato di Forza Italia dal 2011 al 2006, Capuano è un avvocato che “assiste alcune ambasciate” e che, oramai già da qualche mese, aiuterebbe Salvini nelle questioni legate alla politica internazionale.

Gli avvertimenti agli esponenti della Lega sono andati a farsi benedire considerando che tutti gli incontri avvenuti con i rappresentanti della diplomazia russa sono avvenuti tutti i presenza, si legge, dell’avvocato di Frattamaggiore.

Un curriculum, il suo, che a quanto pare sarebbe “zoppicante”, si legge testualmente su Domani, in materia di “rapporti internazionali”.

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Il Copasir ha messo sotto mirino Capuano e i suoi affari con le ambasciate

Ma intanto l’ex forzista è colui che ha dato vita a una vita diplomatica parallela a quella stessa ufficiale del governo ma anche interna alla stessa Lega, che aveva affidato a Giorgietti, che nel partito è responsabile degli Esteri, Lorenzo Fontana e e la giornalista Mariagiovanna Maglie, molto vicina al leader leghista.

E’ sempre Capuano, poi, ad accompagnare il capitone il 22 marzo presso l’ambasciata americana per un delicatissimo incontro con il capo missione a Roma, Thomas Smitham.

E’ la presenza di Capuano a generare una certa confusione e diffidenza negli Sherpa statunitensi, considerando che non lo avevano mai visto prima.

La questione Draghi: il premier sapeva tutto, e Salvini lo ribadisce

Resta aperta poi la questione Draghi. Salvini, infatti, dopo che hanno iniziato a venir fuori le varie inchieste di Domani sugli incontri e sul mancato viaggio a Mosca, ha voluto dire la sua attraverso un tweet.

Nel post su Twitter Salvini ha accusato i media di aver parlato di “incontri segreti con Razov“, cosa che, a suo dire, non era vera.

I portavoce del governo, dal canto loro, hanno fatto sapere che non erano minimamente al corrente degli incontri con l’ambasciatore di Putin.

Versione totalmente diversa quelle dei leghisti, che tramite Salvini affermano: “Ho ribadito al premier Draghi che nel mio piccolo, se potessi essere protagonista del processo di pace, io andrei ovunque: da Mosca a Washington, da Pechino a Istanbul, visto che oggi ho incontrato l’ambasciatore russo. Non capisco la polemica italiana su chi lavora per la pace”.

Ma, come fa giustamente notare ‘Domani’, una cosa è parlare e informare su proposte di pace e cessate il fuoco un’altra è tenere informato l’intero governo, tramite la persona di Draghi, si tutti i dettagli delle trattative con Razov e della presenza di tal Capuano.

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