Nonostante l’età è ancora uno degli artisti italiani più apprezzati, tanto da riscuotere un certo consenso anche all’estero con i suoi brani più celebri.
Paolo Conte ha compiuto 85 anni lo scorso 6 gennaio ma è ancora completamente attivo nel panorama musicale. Inoltre, come ha dichiarato lo stesso artista al Corriere della Sera, la sua forma fisica è tuttora invidiabile: non è certo un caso se viene spesso definito come un personaggio sexy, un’etichetta che proprio Conte sembra gradire particolarmente.
Un lavoro molto apprezzato anche dal suo amato pubblico, che ha voluto tributargli il miglior omaggio possibile nelle due date al Teatro degli Arcimboldi di Milano, dove l’artista ha presentato tutti i suoi brani più famosi: da Via con me a Aguaplano, passando per Gli Impermeabili, Gelato al limon, Sotto le stelle del jazz e via dicendo.
Molto interesse lo ha suscitato anche il nuovo brano, El Greco, che Paolo Conte ha voluto dedicare al pittore Domínikos Theotokópoulos, uno dei personaggi di spicco del Rinascimento spagnolo.
“Mi piacciono le sue figure allungate e sparate verso l’alto, i toni metallici della sua tavolozza – ha detto Paolo Conte nell’intervista al Corriere della Sera – Nella canzone alludo anche all’avvenuto transito di folklore nomade, quello degli zingari gitani, dall’Est all’Ovest latino: Spagna, Portogallo, addirittura Sudamerica. Discorso che vale prima di tutto per la musica, ma anche per la pittura”.
Ma com’è oggi Paolo Conte? Il suo carattere è rimasto sempre piuttosto schivo? Pare proprio di sì, dato che lui stesso nell’intervista precisa di non voler mostrare troppi dettagli di sé stesso.
“Ho sempre lavorato per difendere l’identità delle mie canzoni, di me stesso non voglio raccontare niente – le parole dell’artista – L’arte è invenzione, non compendio”.
Negli anni è stato definito in molti modi, anche burbero per via del suo approccio piuttosto spigoloso. Tuttavia, come accennato, c’è anche chi ritiene che il suo carattere lo porti ad essere particolarmente sexy. Lui sembra apprezzare e rivela di avere “un ottimo rapporto con lo specchio”, tanto da poter fare “tutte le smorfie che voglio”.
La scelta di fare due date a Milano non è casuale. Paolo Conte è molto legato alla città soprattutto grazie alla profonda amicizia con Enzo Jannacci. Nell’intervista, Conte spiega che per lui il migliore italiano “si scrive in Lombardia”.
Ma rivedremo Paolo Conte comporre nuovi pezzi o sarà sempre più raro ascoltare un suo nuovo brano?
“Non sarebbe la prima volta che mi metto a riposo, ma non ne soffro, anzi – afferma – Ho sempre lavorato. Pigrizia e ozio, che non mi appartengono, mi sono, però, simpatici”.
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