Il padre di Michele Merlo è stato ospite a ‘Verissimo’ questo pomeriggio e ad un certo punto non è riuscito a trattenere le lacrime.
Come ogni domenica, oggi Domenica 22 Maggio non ha fatto eccezione ed è andato in onda il consueto appuntamento del fine settimana con ‘Verissimo’, condotto da Silvia Toffanin in onda su Canale 5.
L’ospite della puntata di oggi è stato il padre di Michele Merlo, che Silvia Toffanin ha accolto nel suo salotto come una perfetta padrona di casa. Forse ricorderete più facilmente il nome di Mile Bird; era questo il nome d’arte di Michele Merlo di ‘Amici’, il talent condotto da Maria De Filippi.
Con Silvia Toffanin l’uomo ha voluto raccontare cos’è successo nel dettaglio il 6 Giugno 2021, il fatidico giorno in cui l’amato figlio Michele se n’è andato per sempre. Il papà si chiama Domenico e, solo dopo quasi un anno dalla morte del figlio, è riuscito a trovare la forza di parlare del dolore immenso di quella giornata.
Per il signor Domenico non è stata certo un’impresa facile, raccontarsi davanti alle telecamere di ‘Verissimo’ e a tutta Italia; perdere un figlio è una delle esperienze peggiori che possa capitar ad un genitore e, comunemente, la più inaspettata.
Per questo la perdita del figlio Michele è stata uno shock per i genitori, e il padre non ha potuto fare altro che commuoversi mentre raccontava del figlio alla padrona di casa: “Lui aveva un rapporto profondo con la mamma. Io vengo dalla carriera militare e sono sempre stato un po’ duretto. Si apriva di più con la mamma sulle cose intime, ma poi c’era, mi ascoltava”.
Lacrime a ‘Verissimo’: anche la Toffanin ha ceduto al dolore di un padre
Dopodiché Silvia Toffanin ha letto una lettera che Michele Merlo, prima di spegnersi per sempre, aveva scritto al padre. La lettera era datata 2018 ed è stata questa che finalmente ha fatto scoppiare in lacrime il padre, commosso nel riascoltare le parole del figlio.
“Che dire, ha detto tutto lui“, ha commentato il signor Domenico, senza riuscire a trattenere le lacrime che gli bagnavano il volto. Poi, a fatica, è riuscito a continuare: “Era un grande artista, incompreso, un po’ burbero“.
“Era un romantico ribelle. Forse questo mondo non era per lui, anzi ne sono sicuro, era troppo profondo”. Anche Silvia Toffanin ha ceduto alla commozione ed è scesa qualche lacrima, dicendo al padre “Davvero, è un momento difficile anche per me questo, perché si rischia sempre di dire parole fuori luogo. Posso mandare un grande abbraccio a lei e a sua moglie”.
Poi ha raccontato della malattia di Michele: c’era una probabilità dal 77% all’89% di guarire, in circa sei mesi, se il giovane avesse ricevuto il giusto sostegno medico. Tuttavia le indagini successive al suo decesso hanno rivelato un’incorretta diagnosi iniziale.
L’uomo ha spiegato che gli inquirenti sono convinti che i medici, i primi a visitare il figlio, abbiamo sottovalutato il suo quadro clinico. “Non mi aspetto nulla dalla giustizia e non condanno l’errore umano” ha infine concluso il padre del 28enne, “Michele era un giovane in salute senza alcun problema particolare”.