Un laboratorio segreto avrebbe lavorato all’insaputa del mondo ad un progetto per ‘umanizzare’ una scimmia e creare dei super-soldati.
I progetti, continuati per diversi anni, avevano come scopo quello di creare degli animali ibridi con una intelligenza poco sviluppata ma con una forza immensa, insieme ad altre due caratteristiche: essere resistenti e immuni alla fame.
Secondo quanto riportato dal ‘Daily Star’, il mondo scientifico è stato letteralmente scosso due settimane or sono dopo la scoperta di una misteriosa ‘scimmia ibrida’, la quale possiede il DNA di due differenti specie. La creatura è stata avvistata nel Borneo Malesiano, vicino il fiume Kinabatangan.
Qualche decennio fa si è tentato di creare una creatura che fosse un misto tra umano e altre specie animali, per rifornire di soldati le forze armate e al contempo creare una fabbrica di trapianti d’organi.
Gli esperimenti sono cominciati subito dopo la Prima Guerra Mondiale
Già nel 1920 Joseph Stalin aveva ordinato agli scienziati Russi di creare un super soldato, ibrido tra umano e scimmia. Voleva una creatura che fosse in grado di lavorare in condizioni estreme e che sarebbe stata troppo pericolosa per gli umani. I documenti secretati sono stati resi pubblici negli anni ’90 e spiegano che il Cremlino stesse cercando di creare un intero esercito di ibridi imbattibili.
Questi nuovi esseri ibridi avrebbero dovuto avere una “forza immensa ma un cervello sottosviluppato” ed essere “resistenti e immuni alla fame“. Negli anni ’20 a condurre il progetto fu il biologo Ilya Ivanovich, che si focalizzò sull’inseminazione artificiale umani-scimmie.
Diversi gli esperimenti in tutto il mondo
Il progetto fallì e l’idea fu abbandonata fino al 1970, quando fu creato uno scimpanzé ‘mutante’, con caratteristiche umane. Si chiamava Oliver e aveva meno peli sul corpo, oltre che un’intelligenza più sviluppata. Alla sua morte, gli esami rivelarono però che il suo corredo genetico fosse quello di un normale scimpanzé.
Negli anni ’80 saltò fuori la notizia che anche la Cina, nel 1967, aveva condotto gli stessi esperimenti. Uno degli scienziati coinvolti, Ji Yongxiang, decise di rivelare alcuni dettagli, spiegando che lo scopo era creare una creatura che mantenesse la forza di uno scimpanzé ma che fosse in grado di parlare.
L’ibrido avrebbe potuto svolgere una serie di lavori pesanti, nelle miniere o nei campi, oppure esplorare aree pericolose come lo spazio o le profondità marine. Nel più recente 2019 un gruppo di scienziati inglesi capitanati dal Professor Juan Carlos Izpisua Belmonte è riuscito a creare un ibrido umano-scimmia, vissuto soltanto 19 giorni.
Anche se non sono stati riportati casi certi di esperimenti riusciti, la scimmia trovata nel Borneo rimane un mistero che sta affascinando diversi esperti del settore. Alcuni ricercatori sono arrivati alla conclusione che la scimmia potrebbe discendere da due specie differenti che vivono nello stesso habitat: la Nasalis larvatus e la Trachypithecus cristatus.