La seconda tragedia nella famiglia del gigantesco cantautore e compositore che soli 7 anni fa perse un altro figlio di 15 anni, Arthur
Ascoltando la discografia di Nick Cave, cantante e compositore di origini australiane, uno dei primi elementi che emerge è il dolore.
E come potrebbe essere altrimenti, dopo una tortuosa vita in cui l’artista ha perso il figlio di soli 15 anni, Arthur.
Purtroppo, a distanza di 7 anni, un’altra terribile tragedia si è consumata nella famiglia del cantante, che ha perso un altro figlio, Jethro Lazenby, deceduto a soli 31 anni.
A confermarlo è proprio il padre, che in una nota ha riportato: “Con molta tristezza posso confermare che mio figlio, Jethro, è morto. Siamo grati se rispetterete la privacy della mia famiglia in questo momento”.
Nato nel 1991 a Melbourne dall’unione di Nick Cave con Beau Lazenby, Jethro conobbe il padre solo all’età di 8 anni.
Dieci giorni dopo la sua nascita, nacque il secondo figlio dell’artista, Luke, avuto dalla prima moglie Viviane Carneiro.
Gli altri figli di Nick Cave erano Arthur, venuto a mancare a 15 anni, ed Earl, oggi attore 21enne. Entrambi sono nati dalla relazione con Susie Blick.
Jethro ha vissuto in Australia prima di trasferirsi in Inghilterra, dove ha intrapreso una fortunata carriera come modello arrivando a sfilare per maison di moda quali Versace e Balenciaga.
Una vita complessa, quella di Jethro, che ha costruito un rapporto tardivo con il padre che, a riguardo, dichiarò: “È stato un periodo difficile, ma alla fine è stato fantastico. Con mio eterno rammarico, non ho avuto molti contatti con Jethro nei primi anni, ma ora ho un ottimo rapporto con lui”.
All’inizio di quest’anno il modello era stato arrestato per aggressione alla madre Beau, occasione in cui l’avvocato gli diagnosticò un disturbo schizofrenico.
Proprio la scorsa settimana, pochi giorni prima di morire, il 31enne era stato rilasciato su cauzione a Melbourne, ma con l’indicazione obbligatoria di sottoporsi a un trattamento sanitario a causa dell’abuso di sostanze.
Gli stato interdetto, per due anni, qualsiasi rapporto con la madre.
Il modello già nel 2018 venne condannato per aver aggredito la fidanzata di allora.
Era il 2015 quando nella vita del cantautore si consumò un’altra terribile tragedia, quella della morte del figlio piccolo.
Arthur, 15 anni, era in compagnia del fratello maggiore Earl quando venne ritrovato da alcuni turisti ai piedi di una scogliera a Brighton, in Inghilterra.
Un volo di 18 metri risultato fatale. L’adolescente, infatti, morì in ospedale a causa delle ferite riportate.
Un dolore che segnò per sempre la vita del cantautore, che un anno dopo la morte del figlio rilasciò il toccante album “Skeleton Tree”, con copertina nera, nel quale i suoni, ridotti all’osso come le parole, funsero da leva interiore alla ricerca della forza di proseguire una vita che non sarebbe stata più la stessa.
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