L’annuncio della regina ha scatenato una reazione a catena dei Sussex, che non sembrano intenzionati a rimanere nell’ombra. Anzi. Potrebbero rubare la scena al Giubileo con i figli, scatenando l’ira di William e Kate che si stanno facendo in quattro per le celebrazioni. E rimane aperta la questione Netflix che potrebbe creare non pochi problemi
Se all’inizio abbiamo tutti creduto che Harry avrebbe bidonato, assieme a Meghan, le celebrazioni in pompa magna per il Giubileo di Platino della regina Elisabetta II, mi sa che dovremo ricrederci.
Come abbiamo visto in questo articolo, recentemente sono circolati alcuni rumors sul fatto che Harry, attualmente impegnato in una serie di partite di Polo a Montecito e dintorni che si terranno proprio in occasione dei festeggiamenti a Londra, sarebbe mancato al Giubileo.
Alla fine i Sussex vi prenderanno parte, ma non pienamente come reali. E la decisione della regina di estrometterli, in particolare, dal momento più importante della cerimonia ha fatto scattare la reazione immediata, per la precisione 18 minuti dopo, da parte dei Sussex che hanno deciso, ancora una volta, di fare uno sgambetto a Sua Maestà.
La regina estromette i Sussex, loro entrano in scena a gamba tesa
Fra i momenti maggiormente salienti della cerimonia quello più importante è, senza dubbio, il momento in cui tutta la famiglia reale si affaccia dal balcone di Buckingam Palace.
Quest’anno, tuttavia, arriva una specifica che non è per nulla casuale. Anzi.
Il tradizionale saluto dal balcone, come si legge da comunicazione ufficiale, sarà riservato esclusivamente a quelli che sono stati definiti come “working royals”, ossia i reali che lavorano attivamente per rappresentare Sua Maestà ogni giorno.
Esclusi, dunque, Meghan, Harry e il principe Andrea. E credevate che Meghan ed Harry sarebbero rimasti a guardare? Assolutamente no.
I duchi del Sussex, che non sanno di certo stare dietro la quinte, dopo neanche 18 minuti dalla pubblicazione del comunicato hanno rilasciato un comunicato stampa nel quale hanno fatto sapere che saranno presenti alle celebrazioni di Sua Maestà.
Ma non solo. A quanto sembra sarà l’occasione, la prima, per presentare i figli alla regina, evento che oscurerà di certo il resto delle celebrazioni in atto.
Sparito, dunque, il torneo di polo. Ma sparita anche tutta la querelle legata alla sicurezza della sua famiglia nel Regno Unito.
Harry è attualmente in casa con il Parlamento britannico che ha sottratto a Harry e la sua famiglia la protezione e la scorta speciale che viene riservata esclusivamente ai reali.
Il motivo della sicurezza è stata la scusa principale per non recarsi in Inghilterra e che, a quanto pare, sembra venir meno per quest’occasione.
I duchi di Sussex e la onnipresente troupe Netflix
Resta aperta, tuttavia, la questione Netflix. Secondo un insider della famiglia reale, “potrebbero esplodere conflitti” durante le celebrazioni in quanto la coppia dei duchi del Sussex viene costantemente seguita dalla troupe Netflix per il loro documentario da 112 milioni di sterline.
Il palazzo ha già chiarito che sarà bandito alla troupe l’ingresso all’interno delle residenze reali e di qualsiasi evento non pubblico.
Sebbene la troupe sarà monitorata da alcuni componenti della sicurezza dei Windsor, resta ferma la preoccupazione più grande, che è quella di William e Carlo.
Si teme, infatti, che qualsiasi conversazione famigliare privata possa finire dritta nel documentario Netflix e hanno paura che le loro conversazioni private possano finire sotto gli occhi e le orecchie di tutti.
Stando a quanto riportato da una fonte anonima e interna alla famiglia reale al The Sun “William vorrebbe parlare con Harry per cercare di sanare la frattura fra di loro, ma ha paura che qualsiasi cosa si dicano possa finire su Netflix, Oprah o nel prossimo libro autobiografico di Harry”.
D’altronde, come dargli torto dopo quello che è accaduto? William e Kate sono inoltre preoccupati, si apprende, per l’enorme imbarazzo che ci sarà fra di loro e che finirà dritto dritto sugli schermi di tutto il mondo, considerando che è dal 2020, anno della separazione, che non si vedono.