Molto spesso si sente dire che gli italiani sono ‘bamboccioni’ e talmente legati al proprio nucleo familiare da non riuscire a lasciarlo prima di una certa età: in alcuni casi addirittura questo stacco non avviene mai. Ma è davvero così?
Stando ai dati Eurostat, che fanno riferimento ad un’indagine condotta nel 2020, sembrerebbe proprio di sì. Prendendo in esame la fascia di età compresa tra i 15 e i 34 anni, l’età media nell’Unione Europea in cui un giovane lascia la casa dei propri genitori è di 26,4 anni.
Chiaramente si tratta di un dato molto negativo, come ha tenuto a sottolineare qualche tempo fa anche il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, che ha posto l’accento sulla necessità di abbassare questa media di uscita dei giovani dalla casa dei propri genitori.
Tuttavia, malgrado ciò che si potrebbe pensare, il dato italiano non è il peggiore d’Europa. Tra i 27 Paesi dell’Unione Europea, infatti, c’è anche chi riesce a fare peggio di noi. Al primo posto del grafico realizzato con i dati Eurostat compare infatti la Croazia, dove i giovani lasciano l’abitazione di mamma e papà addirittura a 32,4 anni.
Subito dietro ecco la Slovacchia, dove si tende a lasciare la casa natia a 30,4 anni: un risultato appena peggiore di quello dell’Italia.
Tutti gli altri paesi europei fanno meglio del nostro. Dietro di noi troviamo Malta, Portogallo e Bulgaria, ma anche la Spagna ha un risultato migliore di quello italiano: in terra iberica, infatti, i giovani lasciano casa a 29,8 anni.
Molto confortanti i dati che riguardano Francia e Germania. Nel paese transalpino i giovani vanno via di casa a 24 anni, almeno stando alla media realizzata con i dati Eurostat; in terra teutonica, invece, i giovani lasciano l’abitazione di mamma e papà a 23,8 anni.
Fanno ancora meglio Estonia e Finlandia, ma i primi tre posti sono rispettivamente di Svezia, Lussemburgo e Danimarca. Sono proprio gli svedesi il popolo meno bamboccione d’Europa: i dati Eurostat confermano che in Svezia si lascia l’abitazione dei genitori addirittura a 17 anni e mezzo.
Fa poco peggio il Lussemburgo, dove a 19,8 anni si è già fuori dall’abitazione di mamma e papà; bene anche la Danimarca, che si insedia al terzo posto (21,2 anni).
Chiaramente, come era facilmente immaginabile, l’indagine Eurostat ha messo in evidenza come i Paesi europei che fanno registrare l’età media più alta in questo particolare ambito sono anche quelli dove ci sono le percentuali più alte di ‘Neet’, ovvero giovani che non studiano e non lavorano.
In Italia, nel 2020, questa categoria comprendeva circa 2 milioni di persone tra i 15 e i 29 anni.
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