La Polizia Postale si è accodata all’allerta lanciato da quella britannica sul mostro che potrebbe essere pericoloso per i più piccoli.
I contenuti che si possono trovare sul web possono essere percepiti in maniera diversa in base alle fasce d’età. Non a caso, come succede anche in televisione, i contenuti adatti agli adulti sono segnalati e possono essere bloccati attraverso il filtro del parental control. Ci sono però casi in cui il filtro del parental control non è efficace, poiché canali o video che tendenzialmente sono considerati innocui, possono avere effetti nocivi sulla psiche dei bambini.
Questo è il caso del cartone animato Poppy Playtime che ha per protagonista l’ormai iconico Huggy Wuggy. Si tratta di un orsetto di peluche dal manto blu, con gli occhi spiritati e con la dentatura aguzza come quella di un mostro. Nel cartone il personaggio si avvicina ai bambini allargando le zampe anteriori e camminando su quelle posteriori. Nel frattempo canta la canzoncina “Free Hughs” (Abbracci gratis), palesando un indole mansueta e facendo abbassare le difese a quelle che di fatto diventano le sue vittime. Dopo averli abbracciati infatti li stritola e li divora.
La Polizia Postale avverte i genitori sulla pericolosità di Huggy Wuggy
Nato in Gran Bretagna come personaggio di un videogioco, Huggy Wuggy è presto diventato un fenomeno virale su cui tantissimi YouTuber, content creator e influencer hanno creato contenuti paralleli. In diversi canali YouTube dedicati ai bambini vengono mostrati filmati, spezzoni e immagini dell’orsetto blu e questo fa sì che il personaggio venga visto principalmente da bambini molto piccoli nonostante l’età consigliata per guardare la serie sia 13 anni.
Proprio il rischio che questi contenuti vengano fruiti dai più piccoli ha messo sull’allerta la polizia britannica che qualche giorno fa ha lanciato un’allerta rivolto ai genitori, spiegando loro che la visione di Huggy Wuggy potrebbe causare danni emotivi ai loro figli. Si tratta dunque di un invito a visionare e controllare ciò che i piccoli guardano in rete, evitando che contenuti non adatti alla loro età diventino nocivi.
L’allerta è stato pubblicato di recente anche dalla Polizia Postale italiana. Intervistato da Repubblica, il capo della Postale Ivano Gabrielli ha spiegato: “Questo fenomeno esiste e lo stiamo monitorando. Può creare problemi se non si adoperano accortezze. Noi intendiamo informare i genitori e spiegare loro che occorre prestare attenzione a ciò che guardano i loro figli sul web”. Lo stesso Gabrielli ha poi spiegato in seguito che lui ed i suoi collaboratori stanno monitorando il fenomeno, al fine di prevenire atti di autolesionismo o pericolosità sociale.