La discussione sull’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo e sul conflitto in corso diventa spesso molto aspra nei salotti televisivi italiani.
Non è raro che durante i programmi TV il dibattito si infiammi tra coloro che sostengono Kiev senza se e senza ma e chi invece ritiene che ci siano delle responsabilità anche da parte del governo di Volodymyr Zelensky, oltre che di UE, USA e Nato.
Proprio ieri mattina, durante il consueto appuntamento con L’Aria che Tira – il programma in onda su La7 e condotto da Myrta Merlino – si è assistito ad un forte scontro tra il giornalista ucraino Vladislav Maistrouk e Maria Giovanna Maglie.
Quando la discussione è sfociata in quelle che dovrebbero essere le soluzioni per cercare di porre termine al conflitto, tra i due è scoppiata un’accesa discussione. Maistrouk ha infatti criticato alcune delle argomentazioni esposte fino a quel momento, scatenando la reazione della Maglie.
“Quando i vari propagandisti italiani che si mascherano dietro al titolo di giornalista raccontano che bisogna trattare e parlare, dicessero a Putin di smettere di sparare e non agli ucraini di smettere di chiedere armi”, ha affermato Vladislav Maistrouk.
A quel punto Maria Giovanna Maglie ha voluto controbattere al giornalista ucraino, criticandolo soprattutto per il suo modo di esporre determinati concetti: “Ci sono persone, caro amico ucraino, che hanno la capacità di rendere antipatiche le loro cause, anche quando sono le più importanti e le più nobili – le parole della giornalista – E tu sei tra costoro, per il modo arrogante che hai di dire le cose”.
Da quel momento in poi la discussione è degenerata. Maistrouk ha tenuto a precisare di non avere alcun interesse a risultare simpatico alla Maglie, mentre dal canto suo la giornalista ha sottolineato che non dovrebbe essere simpatico, ma convincente, evidenziando che i negoziati dovranno necessariamente avvenire con Putin.
“Siete soltanto dei chiacchieroni – ha replicato duramente Maistrouk – Quando vi viene chiesto cosa proponente, non dite mai niente di niente. Dite ‘vogliamo la pace’, ma noi ucraini siamo i primi a volere la pace perché siamo noi a morire. Sta parlando a vanvera la signora”.
Il diverbio è poi diventato talmente acceso da impedire a Myrta Merlino di riportare i toni ad un livello civile. Quando Maistrouk ha detto di non volersi esprimere sulla sua interlocutrice, la Maglie lo ha apostrofato senza mezzi termini: “È meglio che tu non ti esprima. Ringrazia il cielo che sei lontano, perché due schiaffoni non te li levava nessuno. Ma fammi il piacere, imbecille”.
Il giornalista ucraino ha poi criticato proprio la Merlino per aver invitato in studio profili che a suo dire non sarebbero informati sulla situazione. Maistrouk se l’è infatti presa anche con il giornalista e saggista Francesco Borgonovo, che ha definito un “propagandista”.
Borgonovo aveva infatti affermato che gli ucraini “dovrebbero rivolgersi ai signori statunitensi e a quelli europei che continuano a spingere i loro mariti a morire e non vanno loro a morire”, aggiungendo poi che la colpa è “di chi ha ridotto così l’Ucraina e ancora oggi continua a far morire le persone”.
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