E’ morta questa mattina a Roma Assunta Almirante, moglie del fondatore del MSI Giorgio Almirante. A 100 anni se ne va uno degli ultimi pezzi storici della destra nazionale post bellica.
Donna Assunta, Raffaela Stramandinoli all’anagrafe, è morta stamattina a Roma all’età di 100 anni. Originaria di Catanzaro, era nata il 14 luglio 1921 ed è stata testimone e protagonista della destra post bellica italiana insieme a suo marito Giorgio Almirante, fondatore e leader del Movimento Sociale Italiano.
Prima di conoscere Almirante, Donna Assunta aveva sposato in gioventù il Marchese Federico de’ Medici, di 21 anni più grande, ed insieme ebbero tre figli: Marco, Marianna e Leopoldo. Nel 1952 avviene l’incontro con l’allora deputato del MSI, Giorgio Almirante, col quale instaura una relazione amorosa senza tuttavia poterlo sposare.
Lo stesso Almirante era già sposato civilmente ed il divorzio non era stato ancora introdotto in Italia. Così, quando nel 1958 nasce Giuliana, è il Marchese de’ Medici a riconoscerla come sua, per evitare che venisse considerata una figlia illegittima. Solo nel 1969, dopo la morte del Marchese, Assunta potrà sposare il suo compagno in chiesa, tramite rito di coscienza.
La svolta a destra
L’incontro di Donna Assunta con Giorgio Almirante segna anche il suo incontro con la destra. Suo marito, infatti, fu funzionario fascista durante la Repubblica di Salò, ultimo tentativo mal riuscito di tenere ancora in vita il regime dittatoriale di Mussolini in Italia. Ed una volta finita la guerra fu tra i fondatori del “Movimento Sociale Italiano”, partito a vocazione neofascista, conservatore e anche reazionario, quando nel 1972 accolse gli esponenti monarchici con la ridenominazione del partito in “Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale”.
Almirante ed il movimento hanno sempre fatto loro l’idea di non voler restaurare il Fascismo, ormai superato, tuttavia si sono sempre ispirati ai suoi precetti ideologici, anche quando fu Assunta Almirante a prendere il controllo del movimento dopo la morte del marito avvenuta nel 1988. Giù nel 1987 Assunta Almirante, infatti, aveva le idee molto chiare su chi dovesse diventare segretario del movimento, sponsorizzando un giovane Gianfranco Fini.
Quell’elezione però costò cara a tutto il partito, tanto da far rimpiangere alla vedova Almirante la sua scelta Qualche anno dopo, nel 1995, Fini, infatti, fece del Movimento sociale italiano un fantoccio di sé stesso e privo delle proprie origini storiche ed ontologiche, trasformandolo in un partito più moderato e meno fascista; nacque così, con la svolta di Fiuggi, “Alleanza Nazionale“.
Per certi veri, però, si trattava di una conseguenza inevitabile. La Prima Repubblica era appena finita, lo scandalo Tangentopoli prudeva ancora ed il mondo non era più diviso in due blocchi distinti e contrapposti, malgrado lo stesso movimento – in nome dell’ideologia fascista – abbia sempre avuto delle posizioni scettiche verso il libero mercato e le privatizzazioni, mantenendo una visione anti-globalista e molto vicina all’autarchia.
Ma anche in materia di famiglia e il matrimonio, il Movimento Sociale Italiano ha sempre dimostrato una chiusura totale. Quando nel 1974 ci fu, infatti, il referendum per l’abrogazione della legge sul divorzio, l’unica contraria – e coraggiosa in quell’occasione – fu proprio Assunta Almirante che per prima aveva sperimentato l’importanza di una legge simile, a differenza del marito e di tutto l’MSI.