Il Senato ha definitivamente approvato il nuovo decreto bollette, contenente le misure urgenti atte al contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale che, a causa del conflitto Russia-Ucraina, sono vertiginosamente aumentati.
L’assemblea di Palazzo Madama ha dato la fiducia al Governo con 207 voti di approvazione contro una minoranza di 38 voti. Il decreto era già stato approvato dalla Camera deputati e adesso è stato approvato anche in Senato; a breve verrà dunque messo in atto e oltre al contenimento dei prezzi dell’energia, riguarderà anche lo sviluppo di energie rinnovabili e il rilancio delle politiche industriali.
Il decreto legge, approvato ieri 20 Aprile -data l’imminente scadenza dello stesso- dispone l’azzeramento degli oneri di sistema elettrici e del gas per tutto il secondo trimestre 2022, oltre a confermare il taglio dell’Iva sul gas naturale.
Di rendicontare l’utilizzo delle risorse destinate da Palazzo Chigi e degli oneri generali delle bollette di luce e gas si occuperà l’Arera (L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). I risultati delle analisi verranno inviati ai ministeri della Transizione ecologica e dell’Economia e alle Commissioni parlamentari entro il 16 maggio.
Il nuovo regime di distribuzione verrà rendicontato periodicamente, separando il tutto in due comparti per elettricità e gas, sulla base dell’emanazione di ulteriori provvedimento per il contenimento dei costi. Nel frattempo il ministero della Transizione ecologica dovrà occuparsi di ideare una nuova strategia contro la povertà energetica, da sottoporre a consultazione pubblica. Il Gse (Gestore dei servizi energetici) acquisterà energia da fonti rinnovabili con contratti dalla durata di tre anni minimo.
Sempre il Gse si occuperà di distribuire l’energia ad un prezzo fisso stabilito da decreto ministeriale; priorità soprattutto alle grandi aziende, le piccole aziende Pmi e i clienti nelle isole maggiori.
Per le imprese ad elevato consumo di energia elettrica -che nelle ultime settimane hanno visto un enorme incremento dei costi di produzione- sarà erogato un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta pari al 20% delle spese sostenute per l’acquisto della componete energetica effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022. Lo stesso bonus è valido per le imprese produttrici di energia.
Una misura simile è in partenza anche per le imprese a forte consumo di gas naturale, alle quali sarà erogato un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta pari al 15% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas consumato nel primo trimestre del 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici.
Agevolazioni e semplificazioni anche per l’installazione di impianti fotovoltaici. Le procedure autorizzative diminuiranno in limitazioni o vincoli; il bonus è valido anche per il potenziamento di impianti preesistenti, le superfici agricole e le aree urbane storiche.
Il decreto, inoltre, fungerà anche da tramite per la correzione del meccanismo della cessione di crediti legati ai bonus edilizi: aumentano da tre a quattro il numero delle cessioni autorizzate. Inoltre nel caso di esaurimento di possibili cessioni da parte di banche e intermediari, sarà possibile effettuarne una ulteriore a favore di altri soggetti.
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