Un ex lavoratrice agricola ha raccontato la storia del suo terrificante incontro con un’enorme bestia, avvistata nel cuore della notte in fattoria. Secondo gli esperti si trattava di ‘Bigfoot’.
La storia risale a diverso tempo fa: era il 1981 quando Jacqueline Lange lavorava in un ranch di Manitoba, in Canada; stava lavorando in uno dei capanni per la conservazione dell’avena, quando ha sentito un forte rumore, come una collisione. La donna ha deciso di controllare la situazione, pensando che fossero stati dei cavalli a provocare il rumore.
Invece di trovarsi a tu per tu con un cavallo, Jacqueline ha visto poco vicino a lei, la terrificante figura un’enorme bestia, che ringhiava nella sua direzione. Secondo quanto riportato dal ‘The Mirror’ la donna ha raccontato: “Lavoravo in una fattoria di cavalli a Manitoba, era una sera d’inverno e sistemavo l’avena quando ho sentito un forte botto sulla parete posteriore del capano”.
“Mi ha spaventata a morte, sono uscita aspettandomi di trovare i cavalli ma non ce n’era traccia. Poi ho sentito un fruscio al mio fianco, al buio dietro il capanno. Ho fatto qualche passo fino a quando non sono riuscita a vedere una testa e delle spalle più alte del tetto del capanno“.
Il racconto sembra uscito da un film horror: “Ha guardato da una parte, poi dall’altra e infine si è girato a fissarmi. In quel momento non sapevo cosa stavo guardando, poi ha ringhiato. Non un ringhio forte, più come una vibrazione bassa, la sentivo vibrare nel petto. Sono andata nel panico”.
“Sono corsa alle stalle per chiamare l’aiutante e raccontarle cosa avevo visto, che avevo paura succedesse qualcosa ai cavalli. Siamo uscite con i forconi in mano e quella cosa era ancora lì, si è guardata intorno e poi ha fissato noi, ringhiando. A quel punto abbiamo urlato e la cosa è scappata, saltando il recinto”.
Anche il proprietario è stato avvertito: i tre sono corsi sul posto, questa volta armati con fucili, ma la creatura non è riapparsa. Tuttavia alle 3 del mattino la polizia ha chiamato la fattoria per avvertirli che i loro cavalli erano scappati. Questi erano terrorizzati e, nella furia della corsa, avevano distrutto una parte di recinzione.
Incontro ravvicinato con Bigfoot: migliaia di casi ogni anno anche negli USA
La mattina seguente sul giornale è apparsa un’insolita notizia: un poliziotto aveva avvistato “una cosa alta e pelosa che aveva saltato una recinzione alta tre metri”. A quel punto la situazione è apparsa più chiara a Jacqueline: “Ho capito il perché di alcune cose, come il nido trovato tra le balle di paglia o il fatto che quella mattina, quando abbiamo fatto uscire le giumente, invece di correre fuori hanno cominciato a girare in circolo e non volevano uscire dalle stalle”.
“L’incontro è avvenuto quasi 40 anni fa”, ha concluso la donna, “Ma lo ricordo ancora come se fosse stato ieri, e ho paura di vederne un altro”. Secondo Matt Moneymaker, presidente della ‘Bigfoot Field Researchers Organisation’ non c’è dubbio che si sia trattato del famigerato Bigfoot.
“La storia raccontataci descrive perfettamente l’animale e ciò che sappiamo in merito” ha affermato Matt, che con un Bigfoot ha avuto anche lui un incontro ravvicinato. “Esistono a Manitoba, si avvicinano alle fattorie in inverno per cercare il cibo destinato alle mandrie” ha affermato, raccontando di ricevere migliaia di segnalazioni simili.
“Adorano l’avena. Se ne trovano da qualche parte, o negli zaini di alcuni malcapitati, prendono solo quella e lasciano il resto del cibo. Gli orsi invece mangiano tutto. In inverno a volte fanno dei nidi vicino alle fattorie, la loro fonte di cibo”.