Negli ultimi giorni si è registrato un tasso elevatissimo di casi di dissenteria, che potrebbero essere ricondotti alla presenza di un pericolosissimo batterio presente nell’acqua di rubinetto.
Al momento è stato colpito soltanto il singolo comune, mentre le frazioni rimangono libere dal pericolo. Durante gli ultimi controlli sulla qualità dell’acqua -controlli che vengono svolti periodicamente dal Bim Gsp- sarebbero state riscontrate delle tracce di salmonella. Tuttavia non è ancora stato accertato se il ritrovamento del batterio e i casi di dissenteria siano realmente collegati o se possa trattarsi di una semplice influenza intestinale stagionale.
È difficile infatti distinguere una semplice dissenteria da una causata dalla salmonella. Questo batterio è presente nell’ambiente, nel suolo e nell’acqua e, nello specifico, si tratta di un parassita che colpisce l’intestino degli animali e dell’uomo. I ceppi batteriologici che colpiscono l’uomo sono diversi da quelli animali, ma altrettanto pericolosi.
Nell’essere umano i diversi ceppi di salmonella possono causare diverse tipologie di malattie infettive: la più comune è la salmonellosi, che si manifesta con un’infezione localizzata nell’intestino e si manifesta con una tossinfezione alimentare. Questa è causata dalle salmonelle minori, ovvero dai sierotipi Salmonella typhimurium e Salmonella enteritidis.
Nelle forme più gravi, la salmonella può causare febbri enteriche come febbre tifoide e paratifoide, manifestazioni a carattere sistemico, rispettivamente causate dai sierotipi Salmonella typhi e Salmonella paratyphi.
La più pericolosa delle infezioni è la setticemia, causata dal sierotipo Salmonella cholaeresuis. Il rischio di insorgenza di questa forma più aggressiva di infezione è più alto nei pazienti in età geriatrica, quelli in età pediatrica e nei pazienti immunocompromessi.
Salmonella nell’acqua del rubinetto: a rischio un intero comune
Già dal 19 Aprile i cittadini del comune di Arsiè – piccolo comune in provincia di Belluno (Veneto), proprio al confine tra Veneto e Trentino – sono stati riforniti dalle autobotti, che hanno assicurato acqua potabile a tutta la cittadina. L’Amministrazione comunale ha chiesto alla popolazione si non utilizzare assolutamente l’acqua dell’acquedotto comunale per scopi alimentari.
Al momento sono in corso le indagini sui campioni di acqua del comune di Arsiè che, nelle prossime ore, verranno ripetuti su altri campioni. Se nell’acqua analizzata verrà effettivamente accertata con sicurezza la presenza del batterio della salmonella, il comune è pronto a svuotare e disinfettare tutte le cisterne di acqua. In questo caso l’incubo dei cittadini durerà un’intera settimana o poco più.
A portare avanti i controlli è sempre la Bim Gsp, la società che gestisce il servizio idrico integrato a tutta la provincia di Belluno. Stando alle ultime notizie, le zone limitrofe al comune di Airsè non hanno riscontrato lo stesso problema, ma nei prossimi giorni la situazione dovrà essere osservata attentamente, per non rischiare una seconda ondata di dissenteria diffusa.