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Netflix in crisi, è successo per la prima volta in 10 anni: cosa rischiate?

Netflix è in crisi in questo inizio 2022, la compagnia ha registrato un calo per la prima volta in 10 anni: quali saranno le conseguenze?

Prosegue il periodo non eccelso per Netflix. La piattaforma di streaming più diffusa al mondo ha iniziato l’anno segnalando un guadagno inferiore alle aspettative nell’ultimo trimestre 2021, un calo di sottoscrizioni che l’azienda non si attendeva e che gli investitori hanno letto come una debolezza. Per questa ragione dopo la segnalazione dei profitti dell’ultimo trimestre c’è stata una corsa alla vendita delle azioni che ha portato ad un crollo momentaneo del titolo in borsa.

L’aver sovrastimato la crescita degli abbonati non è necessariamente un segnale di crisi, almeno finché si segnala in ogni caso un aumento del numero degli iscritti. Cosa che non è avvenuta nei primi tre mesi di questo 2022. La compagnia ha annunciato in queste ore che nei primi tre mesi dell’anno il numero di abbonati è sceso di 200.000 utenze. Un fenomeno che non si verificava da oltre 10 anni: l’ultima volta che Netflix aveva registrato un calo era l’ottobre del 2011.

Netflix in crisi? Quali saranno le conseguenze per gli utenti?

Parlando dell’accaduto, il boss della compagnia, Reed Hasting, ha spiegato che le cause principali di questo calo di iscritti sono due. Una è la decisione di interrompere il servizio in Russia, il che ha portato alla perdita di 700.000 utenti. L’altro è la decisione di aumentare ulteriormente il costo del servizio. Il nuovo aumento ha portato alla perdita di 600.000 utenti solo tra Stati Uniti e Canada. Attualmente il calo di iscritti, tuttavia, non corrisponde ad un calo dei profitti. L’aumento del costo di abbonamento ha tamponato la perdita di iscritti e nei primi tre mesi del 2022 c’è stato un aumento del guadagno pari al 9.8%, pari ad un guadagno di 7.8 miliardi rispetto al primo trimestre dell’anno precedente.

Reed ha spiegato che Netflix sta studiando un modo per tamponare il problema “Condivisione Password”. La compagnia ritiene infatti che questo sia il principale blocco ai guadagni, visto che si stimano almeno 100 milioni di account condivisi con parenti e amici. Una linea dura in tal senso potrebbe portare ad un calo netto degli iscritti e ad un vero periodo di crisi.

Attualmente però non c’è da preoccuparsi, l’azienda sembra in salute e non ci dovrebbero essere conseguenze economiche o contenutistiche per gli utenti. Certo, se il trend dovesse continuare è probabile che ci siano delle modifiche e dei cambiamenti , ma al momento non è il caso di preoccuparsi.

F.S.

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