Muore a 76 anni uno dei “più grandi” della musica classica: addio al Maestro Radu Lupu

Oggi è una giornata di lutto per il mondo della musica classica e, in particolare, per tutti i pianisti che lo apprezzavano e ammiravano. È infatti venuto a mancare uno dei pianisti classici più grandi e famosi del mondo, Radu Lupu. Il musicista è morto all’età di 76 anni a Losanna, in Svizzera.

Secondo quanto riportato dalle informazioni a noi pervenute, il Maestro Radu Lupu era malato da tempo e non è riuscito a vincere questa sua ultima, fatale battaglia. Lui che di concorsi ne ha vinti molti, in particolare e il più degno di nota è il concorso pianistico internazionale George Enescu, da lui vinto nel 1967; il prestigioso festival è dedicato al compositore rumeno George Enescu ed era stato istituito soltanto nove anni prima, nel 1958.

E proprio gli organizzatori del festival George Enescu di Bucarest hanno voluto salutare questa leggenda del pianoforte con un piccolo post sulla loro pagina Facebook: “Siamo profondamente rattristati nell’apprendere della morte del maestro Radu Lupu, un caro amico del Festival Enescu e un magnifico musicista“.

La carriera di Radu Lupu è cominciata molto presto: il futuro Maestro è nato il 30 Novembre 1945 a Galati, in Romania, e ha iniziato a suonare il pianoforte alla tenera età di sei anni. Nei suoi studi musicali fu seguito dalla Maestra Lia Busuioceanu, ma ben presto dimostrò il suo vero talento. A soli 12 anni debutta al pubblico con un programma di sue composizioni. Per diversi anni continuò la sua istruzione musicale privatamente, con Florica Muzicescu e Cella Delavranca e finalmente, nel 1961, vince una borsa di studio per il Conservatorio di Mosca.

In Russia ha studiato e suonato con personalità come Galina Eghyazarova e Heinrich Neuhau. La più famosa collaborazione è sicuramente quella con Stanislav Neuhaus, didatta e virtuoso del pianoforte, considerato il pianista migliore del Conservatorio di Mosca. Dopo l’esperienza russa Lupu viene ammesso anche al conservatorio di Bucarest ma, dopo aver vinto una seconda borsa di studio, ritornò a Mosca per studiare nel prestigioso conservatorio Ajkovskij. In questo periodo si era ritirato dall’attività concertistica, concentrandosi sullo studio da solista.

La carriera e i riconoscimenti

Come accennato in precedenza, Radu Lupu vinse diversi concorsi e sono stati molti i riconoscimenti ottenuti durante la sua lunga carriera: nel 1966 aveva vinto il premio Van Cliburn e nel 1968 il premio Leeds. Lupu preferiva lavorare in solitaria ed era noto per la sua discrezione e il suo perfezionismo.

Nel suo repertorio, tra i brani più apprezzati, ci sono le composizioni del periodo romantico e pre-romantico, cominciando dal classico Wolfang Amadeus Mozart e meno classico Ludwig van Beethoven fino ad arrivare ai pilastri della musica romantica, espressione per eccellenza dell’800 musicale, come Robert Schumann, Franz Schubert e Johannes Brahms. Nel 1996 ha anche vinto un Grammy per la sua registrazione delle sonate per pianoforte di Schubert, espressione massima della sensibilità pianistica.

Il Maestro Lupu ha lavorato con le migliori orchestre e con direttori da tutto il mondo, tra i quali Herbert von Karajan, Carlo Maria Giulini e Zubin Mehta. Nel 2005 si è anche esibito in Italia, al Teatro Comunale Luciano Pavarotti. La sua carriera è stata davvero longeva, si è ritirato soltanto alla fine della stagione concertistica 2018-2019 per motivi di salute. Ormai residente in Svizzera da tempo, è lì che è venuto a mancare.

Il violoncellista britannico Steven Isserlis lo ha ricordato su Twitter come “uno dei musicisti più grandi che abbia mai ascoltato ma anche un uomo profondamente gentile, modesto e divertente e, soprattutto, un amico meraviglioso“.

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