Il reddito di cittadinanza è una misura in grado di dare respiro a moltissime famiglie italiane.
Introdotto già da qualche anno, questo sostegno economico consente di ricevere una cifra mensile determinata da una serie di requisiti reddituali e patrimoniali. Per accedere al reddito di cittadinanza, infatti, è necessario rispettare determinati parametri.
Quello più famoso è senza dubbio la soglia ISEE, dato che tutti coloro che hanno un ISEE superiore a 9.360 euro (indipendentemente dal numero e dalle caratteristiche dei componenti del nucleo familiare) non possono avere accesso al reddito di cittadinanza.
Tuttavia non è soltanto questo l’unico requisito da rispettare: non è affatto raro che anche coloro che hanno un ISEE inferiore a quella soglia si vedano respingere la domanda di reddito di cittadinanza.
Gli altri requisiti per avere accesso al Reddito di Cittadinanza
Ma quali sono gli altri requisiti economici da rispettare? Ad esempio, per ottenere il reddito di cittadinanza non bisogna superare la soglia di 6.000 euro moltiplicata per il parametro di scala di equivalenza: al richiedente viene assegnato 1, mentre ad ogni componente maggiorenne 0,4 (0,2 ai minorenni).
Il valore massimo è quindi di 2,1, anche se può salire fino a 2,2 nei nuclei familiari dove sono presenti membri in condizioni di disabilità. Tuttavia, nel caso la famiglia in questione risieda in affitto, ecco che la soglia sale fino a 9.360 euro.
Ma non è finita qui, perché oltre ai requisiti reddituali bisogna tenere conto anche di quelli patrimoniali. Cosa significa? Per farla breve, la normativa sul Reddito di Cittadinanza prevede che i nuclei familiari rispettino alcuni parametri che fanno riferimento al patrimonio immobiliare e mobiliare.
Per quanto riguarda il patrimonio mobiliare, per avere accesso al Reddito di Cittadinanza è necessario non superare la soglia di 6.000 euro, che può tuttavia aumentare di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di 10.000 euro; 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo; infine, 5.000 euro per ogni componente con disabilità.
Per quanto riguarda invece il patrimonio immobiliare, il valore non deve mai essere superiore ai 30.000 euro (escludendo ovviamente l’abitazione principale): in caso contrario la domanda verrà respinta.
Controlli capillari di INPS e Comuni: occhio a non sbagliare
Il consiglio è di rispettare tutti questi parametri e di evitare di fornire informazioni non corrette per ottenere il sostegno economico. Sono già moltissimi i controlli effettuati in maniera capillare su tutto il territorio italiano, che stanno facendo emergere centinaia di ‘furbetti’.
Ad esempio, grazie alla Legge di Bilancio 2022, l’INPS può ora effettuare controlli preventivi sui requisiti anagrafici, mentre prima questo aspetto era di esclusiva competenza dei Comuni.
Pertanto ora è l’Istituto ad effettuare le opportune verifiche su tutte le domande, basandosi sulle informazioni presenti nelle banche dati a sua disposizione. Oltre a questo controllo accurato, c’è anche il monitoraggio dei Comuni, che procedono alle verifiche sostanziali e ai controlli anagrafici sulla composizione del nucleo familiare che viene dichiarato nella domanda.
Inoltre, sempre i comuni verificano l’effettivo possesso dei requisiti, che viene accertato anche dopo l’erogazione del reddito di cittadinanza.