E’ diventato famoso come l'”uomo delle suonerie”, quando in TV durante i primi anni ‘2000 sponsorizzava quei jingle a pagamento e il web era invaso da mode discutibili che si concentravano sulla piattaforma Netlog. Ma che fine ha fatto? La triste storia di Wlday sbarca su Youtube
Sono passati 22 anni per l’esattezza da quando gli anni 2000 irruppero nelle nostre vite, portandosi appresso un nostalgico ricordo degli anni ’90 ma una strana tensione di speranza per il futuro che, in realtà, si sarebbe rivelato più duro del previsto.
Gli smartphone erano ancora un progetto in via di sviluppo, e l’Instagram ante litteram erano piattaforme quali MySpace e Netlog dove si poteva fare amicizia con gli utenti e postare le proprie foto o le canzoni.
Ad incarnare alla perfezione la simbologia di quegli anni vi è, senza dubbio, Wladimiro Tallini detto Wlady, il personaggio televisivo noto come l’uomo delle suonerie.
In svariate ore della giornata, facendo zapping da un canale e l’altro, risuonava l’eco dei jingle delle suonerie polifoniche.
Iconica, soprattutto, quella di ‘Materazzi è caduto’, un motivetto musicale abbastanza stridente che narrava in polifonia la vicenda della testata di Zidan al calciatore nostrano.
A fasi alterne, in questi anni, sono comparsi differenti articoli su che fine avesse fatto Wlady, simbolo di quel “trash” che gli anni 2000 portarono con sé.
Ma al di là della sua vita oggi, in pochi conoscono la sua storia. Una storia che, purtroppo, non è finita nel migliore dei modi, e che è stata riportata in auge a seguito della pubblicazione di un video dello Youtuber Billi Foster.
Quest’ultimo, in una narrazione fortemente ironica di quelle che erano le abitudini di quegli anni, ripercorre la nascita dei telefoni che, in quel momento, erano ancora estremamente costosi.
Il creator fa giustamente notare come, proprio per tale ragione, fosse quasi un vero e proprio “status symbol” avere una suoneria estremamente rumorosa, quasi a voler gridare al mondo intero “Ho un telefono cellulare! E voi?!”.
E’ in questo contesto che prendono piede i servizi a pagamento per incitare gli acquirenti dei telefoni ad acquistare, a loro volta, suonerie decisamente poco discrete come quella della ‘Rana pazza’.
Ma vediamo l’ascesa, e la discesa, dell’uomo delle suonerie Wlady.
La vera (e triste) storia di Wlady, l’uomo delle suonerie
Nel video Billi Foster articola la sua narrazione partendo, in particolare, dal 2006, anno in cui Povia vinse Sanremo con la canzone ‘Vorrei avere il becco’.
In quello stesso anno l’Italia vinceva i mondiali e, nella goliardia generale, iniziava ad affermarsi come comico Checco Zalone, che quell’estate pubblica il tormentone ‘Siamo una squadra fortissimi’.
E’ in quel contesto che, come avevamo anticipato, prende piede un altro tormentone, quello di Materazzi lanciato proprio da Wlady dal titolo ‘Gioconda’.
L’estrema e capillare diffusione delle pubblicità sulle suonerie porterà il pubblico a vivere una forte insofferenza, al punto da far nascere contro di lui una serie di pagine su quella che, ai tempi, era una piattaforma in ascesa: Facebook.
L’odio nei confronti del personaggio di Wlady diventa incontrollabile, al punto che dai social di sposterà nella vita vera.
L’autore inizierà a ricevere minacce di morte, persino una pallottola recapitata in una busta nella quale gli si intimava di non non farsi più vedere il televisione.
Lo youtuber riporta anche che Wladimiro Tallini avrebbe ricevuto minacce di percosse anche di persona, mentre si trovava in giro.
Una storia dell’epilogo triste, dunque, che costrinse l’autore a cambiare vita. Ma che fine ha fatto oggi?
Oggi Vladimiro Tallini conduce un programma di discreto successo su una rete regionale piemontese e ha scritto un libro dal titolo “Te lo ricordi quello delle suonerie?”