Ha davvero dell’incredibile quello che è avvenuto a Trieste quando due funzionari dell’INPS si sono recati a casa di una donna nata nel 1933 al fine di effettuare un controllo.
I due incaricati dell’agenzia hanno suonato il campanello della casa per diverse volte prima che, insospettiti dal non ricevere alcuna risposta, hanno avvertito le forze dell’ordine locali e i soccorsi.
Quello che i funzionari della polizia locale e i soccorritori si sono ritrovati davanti è degno di un film o un romanzo, thriller o dell’orrore.
Infatti davanti ai loro occhi si sono ritrovati il corpo della donna completamente in stato di mummificazione.
La donna sarebbe morta ormai alcuni anni fa e date le circostanze il corpo era del tutto irriconoscibile.
Molto probabilmente la donna potrebbe essere morta attorno al 2018, facendo fede su quanto riportato come data di scadenza degli alimenti trovati nell’abitazione.
L’anziana aveva una sorella, ma i rapporti tra le due si erano interrotti da diverso tempo e di conseguenza la donna non sapeva nulla della morte della sorella.
La macabra scoperta è avvenuta nella giornata di martedì, quando i funzionari INPS si sono recati presso l’abitazione della donna. Ma quello che è ancora più assurdo è il fatto che nessuno abbia mai avvertito le forze dell’ordine, nonostante non avessero da tempo più sue notizie.
Evidentemente nessuno si era preoccupato più di tanto della misteriosa sparizione della donna.
Lo scorso anno a Trieste era avvenuto un fatto simile
Un fatto come questo non è la prima volta che si verifica a Trieste.
Esattamente un anno fa – nell’aprile dello scorso anno – i corpi di Sergio e Riccardo Visintin, padre e figlio, rispettivamente di 82 e 50 anni, erano stati trovati in un’abitazione di via Giulia in chiaro stato di decomposizione. I corpi vennero trovati distesi a terra in due stanze diverse.
All’epoca si era esclusa la morte per una fuga di monossido di carbonio, mentre era stata appurata la condizione difficile in cui si trovavano in locali dell’abitazione, segno evidente di una situazione precaria e particolare.
L’ipotesi era che il padre fosse morto a seguito di un malore per aver rinvenuto il corpo privo di vita del figlio. Gli inquirenti infatti avevano rilevato il fatto che a morire per primo fosse stato il figlio Riccardo.