Secondo un recente studio il consumo di dolcificanti artificiali potrebbe aumentare il rischio di cancro. Tuttavia altri esperti del settore non coinvolti nella ricerca hanno affermato che i dati raccolti non sono una prova sufficiente per ‘demonizzare’ i dolcificanti in commercio.
I dolcificanti artificiali vengono consumati da milioni di persone come sostitutivo dello zucchero, soprattutto da chi cerca di perdere il peso in eccesso. Da anni è stato aperto il dibattito sui dolcificanti, dubitando del loro effetto ‘benefico’ sulla salute nonostante gli attuali consigli sanitari.
A condurre la ricerca è stato lo studio di NutriNet-Sante, che ha analizzato dati da più di 100 mila persone in Francia tra il 2009 e il 2021. Hanno messo a confronto la quantità di dolcificanti consumata con il numero di pazienti oncologici, tenendo in considerazione altre varianti potenzialmente pericolose come il fumo, diete scorrette, età e attività fisica.
La direttrice della ricerca Mathilde Touvier, dell’istituto francese INSERM, ha dichiarato che per i grandi consumatori di dolcificanti, il “rischio di cancro aumentato del 13% rispetto ai non consumatori”. Lo studio, pubblicato sulla rivista ‘PLOS Medicine’ ha osservato una maggiore percentuale di rischio collegato soprattutto al consumo di aspartame e acesulfame potassio.
Il 79% dei partecipato erano donne e il 37% di queste consumavano dolcificanti artificiali. Più della metà delle sostanze era consumata tramite bevande analcoliche da tavola, come la Coca-Cola Zero e simili. “Sono stati osservati rischi maggiori per il cancro al seno e per i tumori legati all’obesità” spiega la studio.
Controcorrente al nuovo studio, il National Cancer Institute degli Stati Uniti e il Cancer Research UK continuano a sostenere che entrambi i dolcificanti non sono collegati allo sviluppo di tumori. James Brown, dell’Università di Aston (Gran Bretagna) ha sottolineato: “La relazione tra il consumo di dolcificanti artificiali e il rischio di cancro è controversa”.
“Già negli anni ’70, il ciclamato (dolcificante) è stato bandito perché collegato al cancro della vescica nei ratti, anche se non è mai stato dimostrato che ciò fosse vero negli esseri umani“. Brown ha lodato il lavoro dei ricercatori ma non crede che il loro studio “fornisca prove sufficientemente solide” per bandire le sostanze artificiali.
Lo studio non significa che i consumatori debbano rinunciare completamente alle bevande zuccherate o a tutti i dolcificanti. James Brown ha sottolineato come la stevia, per esempio, possa anche portare dei benefici alla salute. Ha aggiunto: “I dolcificanti artificiali sono ancora probabilmente uno strumento utile che può aiutare a ridurre l’aumento di peso quando si sostituisce lo zucchero, se viene utilizzato il giusto dolcificante”.
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