Torna l’ora legale: quando spostare le lancette e perché

Un altro hanno è passato ed è arrivato di nuovo il momento dell’entrata in vigore dell’ora legale. Tornerà proprio questa notte, tra Sabato 26 e Domenica 27 Marzo 2022 alle 2 del mattino. Le lancette dovranno essere spostate in avanti di un’ora.

Il ritorno dell’ora solare è ancora lontano, dato che quella legale rimarrà in vigore fino alla prossima Domenica 23 Ottobre 2022. Lo scorso hanno si era parlato di una possibile abolizione del cambio d’orario e molti si aspettavano la conferma per questo nuovo anno, che non è affatto arrivata.

In Europa, l’argomento è stato oggetto di dibattito portato avanti per diversi anni. Il progetto sarebbe quello di abolire l’ora solare ed utilizzare l’ora legale (quella estiva) durante tutto l’arco dell’anno. Il Parlamento si era detto favorevole, visti i benefici, portati dallo sfruttamento di una maggiore durata della luce naturale, sui consumi di energia elettrica.

La Commissione Europea aveva chiesto l’abolizione dell’ora solare già nel 2019 ma la richiesta è stata bocciata e la questione è slittata al 2020. Dopo la pandemia da covid, l’argomento è tornato all’ordine del giorno ma non sono stati presi ulteriori provvedimenti.

Lo scorso hanno La Commissione Europea aveva varato l’opzione per l’ennesima volta, cambiata poi non in una totale abolizione, ma lasciando liberi gli stati facenti parte dell’unione di scegliere o meno se e quando adottare lo stratagemma dell’ora legale. In Italia il cambio annuale d’orario è in vigore ormai da decenni e sembra che non ce ne sbarazzeremo tanto facilmente. Per cui è giunto quel momento dell’anno in cui, inevitabilmente, perderemo tutti un’ora del nostro sonno notturno.

Perché all’Italia conviene adottare l’ora legale

Nei prossimi 7 mesi, in cui sarà in vigore l’ora legale, l’Italia consumerà un quantitativo molto ridotto di energia elettrica risparmiando, in totale, oltre 190 milioni di euro. Secondo ‘Terna’, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, verranno risparmiati circa 420 milioni di kWh, equivalenti al fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie italiane.

Ciò comporterà un ovvio e “importante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera”. Nella nota da loro scritta, Terna aggiunge: “Spostando in avanti le lancette di un’ora, si ritarda l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento”.

Il maggior risparmio energetico è stato registrato soprattutto nei mesi di Aprile e Ottobre (considerando anche l’ampio uso di condizionatori elettrici durante i mesi più caldi). Secondo la società, il minor consumo registrato tra il 2004 e il 2011 è stato di circa 10,5 miliardi di kWh, che in euro si traducono in un risparmio di oltre 1,8 miliardi di euro.

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