Secondo quanto riferito da un’esperta di vicende che riguardano la Famiglia Reale, il principe Filippo sarebbe estremamente arrabbiato per il fatto che suo nipote, il principe Harry, abbia deciso di saltare la commemorazione funebre dedicata proprio all’amato marito della regina.
Come noto, il Duca di Sussex e sua moglie, Meghan Markle, hanno deciso di non tornare nel Regno Unito per l’evento che si terrà martedì 29 marzo.
Una scelta che ha inevitabilmente fatto molto rumore, tanto che alcune fonti parlano di una rottura ormai insanabile tra lui e suo fratello William (che avrebbe deciso di non invitarlo al suo 40esimo compleanno, ndr).
Inizialmente Harry aveva intenzione di partecipare alla commemorazione funebre, ma ha dovuto rinunciare in seguito alla battaglia legale con il Ministero dell’Interno dopo che al principe è stato vietato di potersi pagare la scorta in vista del suo rientro.
Ingrid Seward, bestsellerista e autrice del libro ‘Prince Philip Revealed, A man of his Century’, crede che la regina – determinata a partecipare alla cerimonia per il suo amato marito nonostante i recenti problemi di mobilità – sia consapevole di come il suo defunto marito si “aspetti” che faccia ogni sforzo possibile per essere presente.
“La scelta di Harry? Filippo sarebbe arrabbiato e deluso”
“Il suo fisico, una volta forte, è decisamente fragile dopo i problemi alla schiena dell’ottobre 2021 – ha detto l’autrice al Mirror – Quest’anno ha dovuto cancellare tutte le sue apparizioni pubbliche, incluso il servizio del Commonwealth Day all’Abbazia di Westminster, per le note difficoltà motorie”.
Tuttavia, la sovrana mantiene il suo spirito battagliero e vuole esserci a tutti i costi. “Sa che se lo aspetterebbe tanto, così come sa che Filippo sarebbe arrabbiato e deluso dalla scelta del principe Harry, che ha deciso di non andare”, le parole di Ingrid Seward.
Come riportato da Buckingham Palace, durante la commemorazione verrà onorata la dedizione del Duca di Edimburgo “alla famiglia, alla nazione e al Commonwealth“, il suo contributo alla vita pubblica e il suo fermo sostegno alle sue associazioni di beneficenza.
