“Nemico della pace”: tempi duri in vista anche per il Manchester City?

Parte del parlamento britannico ha accusato il patron del Manchester City di intrattenere rapporti con i “Nemici della pace”.

Quanto sta accadendo in queste settimane in Ucraina ha scosso il mondo intero. Per la prima volta dopo un lungo periodo di pace, l’Europa si trova a doversi confrontare con uno scenario di guerra i cui risvolti potrebbero essere catastrofici. L’attacco della Russia ha cambiato gli scenari economici e gli accordi commerciali in essere tra i Paesi europei e la Russia, portando ad un incremento vertiginoso del costo delle materie prime e dei carburanti.

La decisione degli Stati Uniti, dell’Europa e della Gran Bretagna di sequestrare conti in banca e beni appartenenti agli oligarchi russi, ha causato problemi economici anche a diverse imprese Europee ed ha avuto un influsso diretto sul mondo del calcio. Il patron del Chelsea Roman Abramovich ha deciso di cedere la società, ma la vendita del club è stata congelata. Ma il club londinese non è stato l’unico ad essere stato preso di mira dal parlamento britannico, presto ci potrebbero essere conseguenze simili anche per il Manchester City.

Manchester City, Mansour nemico della pace? Il duro attacco al patron del club britannico

Oggi, durante una seduta del parlamento inglese, il deputato Chris Brian ha lanciato una dura accusa nei confronti del proprietario del Manchester City, chiedendosi se questo avesse le qualità morali per gestire un’impresa in Gran Bretagna. A far dubitare delle qualità morali del presidente dei Citizen è stato l’incontro che questo ha avuto qualche giorno fa con il presidente siriano Bashad Al-Assad, considerato dai laburisti un “Nemico della pace” alla pari di Vladimir Putin. Incontro diplomatico che si è tenuto poiché Mansour è anche primo ministro degli Emirati Arabi.

L’attacco di Brian si basa sulla posizione del governo britannico sulla “normalizzazione” del governo siriano stabilito dopo una lunga guerra proprio grazie al contributo delle truppe russe: “In Siria c’è stato un massacro barbaro e prolungato, co-diretto da Assad e Putin. E ora quest’ ultimo sta facendo lo stesso in Ucraina. Eppure ci sono persone che vogliono incontrare entrambi? Il Regno Unito resta contrario a qualsiasi normalizzazione dei rapporti con il regime siriano”.

Probabilmente le accuse dei laburisti si allacciano anche alla decisione degli Emirati Arabi di astenersi dalla risoluzione richiesta dall’Onu tre settimane fa. Una decisione presa anche dalla Cina e dall’India. Tuttavia c’è da dire che contestualmente gli Emirati Arabi hanno espresso una posizione di condanna per l’attacco della Russia all’Ucraina, ribadendo come nessuno abbia il diritto di violare l’integrita territoriale, l’indipendenza e la sovranità di uno Stato.

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