Uno dei protagonisti storici del Tour de France è morto in maniera tremenda dopo essere stato colpito da un fulmine.
Il mondo del ciclismo oggi piange la scomparsa di uno dei suoi protagonisti. L’ex professionista Samuel Cabral è infatti morto nelle scorse ore dopo essere stato colpito da un fulmine. Attualmente la terribile dinamica dell’accaduto è ancora incerta, ma le prime informazioni ricevute dalla famiglia dell’ex protagonista del Tour de France sono state riportate online dal fratello della vittima, José Cabral.
A quanto pare Samuel (61 anni) stava lavorando come ogni giorno alla sua fattoria quando è cominciato un temporale. L’ex ciclista non ha fatto in tempo a tornare in casa che un fulmine lo ha centrato in pieno. Una morte inconsueta e davvero terribile che ha gettato nello sconforto tutti i suoi familiari e che ha colpito profodamente anche tutti coloro che con Cabral avevano avuto il piacere di gareggiare.
Come detto la dinamica non è ancora accertata, ma José rivela alla stampa colombiana ciò che ha appreso finora: “Stiamo attendendo maggiori informazioni per poter organizzare tutto, ma da quello che abbiamo capito stava raccogliendo il caffé, stava piovendo e un fulmine lo ha ucciso”.
Chi era Samuel Cabral: la carriera dell’ex ciclista folgorato da un fulmine
Nato e cresciuto in Colombia, Samuel Cabral ha sempre avuto una passione per le biciclette e da ragazzo ha dimostrato di avere un talento fuori dal comune per le corse a tappe. Nel 1980, a soli 19 anni, ha vinto il Tour del Guatemala, e negli anni successivi quelli del Costa Rica e nuovamente quello del Guatemala. Allievo di una scuola molto florida di scalatori, come molti suoi conterranei Samuel a metà anni ’80 ha fatto il grande salto in Europa con la squadra spagnola Reynolds.
Il suo debutto europeo è stato promettente, visto che nel 1985 ha concluso al terzo posto il Tour de l’Avenir. Quello stesso anno ha partecipato per la prima volta al Tour de France, competizione in cui ha gareggiato nei successivi cinque anni prima di ritirarsi dalle competizioni. Conclusa la carriera agonistica il ciclista colombiano si era dedicato alle coltivazioni e alla vendita dei prodotti tipici della sua terra.
Uno dei primi a commentare la notizia della sua tragica morte è stato l’ex ciclista professionista Oliveiro Cardenas, suo ex compagno di squadra: “Quando ha vinto il Tour del Guatemala io ero suo compagno di squadra. Era un uomo molto allegro”.