“Tanti auguri alla nostra Repubblica” ma il 17 marzo si ricorda l’Unità d’Italia: che politico ha fatto questa figuraccia?

Come recita la legge del 23 novembre 2012 il Parlamento ha riconosciuto “il giorno 17 marzo, data della proclamazione in Torino, nell’anno 1861, dell’Unità d’Italia, quale Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera”.

Ma ieri un personaggio politico tricolore ha commesso (la sua ennesima) gaffe con un tweet in cui celebrava la nascita della Repubblica italiana (proclamata – come noto – in giugno).

Ma chi è stato?

Andiamo a scoprirlo assieme.

Una immagine tratta dalla Festa della Repubblica (2 giugno)

E’ stato Carlo Sibilia, sottosegretario al Ministero degli Interni.

E potremmo così dire: Sibilia colpisce ancora (in coda, vedremo perché ancora).

Come detto, nella giornata di ieri si festeggiava il 161° anniversario da quando venne proclamata l’Unità d’Italia e molti personaggi illustri, nonché, ovviamente, personaggi politici, hanno reso il loro omaggio alla ricorrenza.

Tra questi omaggi è spuntando anche un tweet del sottosegretario Sibilia, che, però, ha commesso a dire di molti uno svarione confondendo la nascita della Repubblica italiana, proclamata il 2 giugno 1946 con l’Unità d’Italia.

Sibilia si difende: “Non ho detto che è la Festa della Repubblica”

Ovviamente nel giro di poco tempo il tweet è stato investito dai commenti degli utenti che invitavano il Sottosegretario a cancellarlo. In serata poi Sibilia ha commentato scrivendo: “Sommessamente vorrei dirvi che non ho scritto che oggi è la Festa della Repubblica”.

E se questa voltra potremmo anche convenire con il sottosegretario, in assoluto Sibilia non è nuovo a gaffe di vario tipo.

Nel 2013, su Facebook parlando del ‘Restitution Day’ promosso dal M5S, asserì che si trattava dell’evento politico più rivoluzionario dagli omicidi di Falcone e Borsellino.

Inoltre, di Sibilia si ricorda l’idea di discutere una legge che “desse la possibilità agli omosessuali di contrarre matrimonio, o sposarsi in più di due persone e la possibilità di contrarre matrimonio anche tra specie diverse purché consensienti(sic)”.

carlo sibilia
Un sorridente Carlo Sibilia
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