Guardando l’ultima foto di famiglia sembrava che quella di cui faceva parte Diego Gugole, 25 anni, fosse felice e serena.
E a confermare questo sono anche gli abitanti di Chiampo, paese di 12mila abitanti in provincia di Vicenza, dove li si vedeva spesso a pranzare al ristorante oppure a camminare insieme.
Ma quello che è successo martedì mattina nella casa della famiglia Gugole, nessuno se lo sarebbe mai aspettato – a testimonianza che nessuno conosce mai a fondo il prossimo suo.
Il giovane Diego ha infatti pianificato nei dettagli come procedere con l’omicidio dei genitori fino a metterlo in atto.
Prima ha ucciso il padre, Sergio di 62 anni, con due colpi di pistola, poi ha atteso il rientro della madre, Lorena di 59 anni. Quando la donna è tornata a casa dopo circa tre ore il figlio le ha sparato tre colpi.
Nessuno ha sentito nulla. Soltanto una signora vicina dei Gugole pare abbia sentito qualcosa, ma che lo abbia scambiato per i rumori del cantiere che si trova davanti l’abitazione.
Ma per quale ragione il giovane Diego Gugole ha ucciso in modo così brutale e senza scrupoli i propri genitori? Dal racconto dello stesso Diego rilasciato ai Carabinieri, lo avrebbe fatto per soldi. Una vicenda che ricorda quella di Pietro Maso, che uccise i genitori per lo stesso motivo nel 1991.
Ma i soldi che servivano a Diego, o meglio che voleva, non erano pochi: si parla di ben 800mila euro, che il ragazzo voleva dai genitori per comprare casa e poter cambiare la macchina.
Dopo l’omicidio dei genitori nella mattina di martedì, Diego ha agito come se nulla fosse successo, si è fatto una doccia, si è cambiato, è andato a tagliarsi i capelli e ha inviato 16mila euro dal conto del padre al suo.
A quel punto avrebbe voluto procedere con l’intento di ridipingere la casa dove aveva compiuto l’omicidio, quindi era andato a comprare vernici, pennelli e sacchi per nascondere i cadaveri dei genitori.
Dall’efferato omicidio di Sergio e Lorena Gugole emerge a primo impatto la personalità di un ragazzo viziato e che voleva tutto senza nulla fare.
Lo stesso Diego ha confessato ai Carabinieri, con una freddezza assurda, che stava pianificando l’omicidio dei genitori da almeno un mese.
“Ultimamente non mi piaceva lavorare, spesso raccontavo bugie”. Bugie che spesso erano indirizzate ai genitori e che erano dette in maniera molto frequente.
I genitori avevano spinto Diego a farsi seguire da uno psicologo, anche se non si sono mai rilevate problematiche di origine psichiatrica o psicologica – sebbene in tal senso saranno necessari accertamenti.
E per quanto riguarda quella pistola di origine polacca con cui ha ucciso i genitori, Diego l’avrebbe comprata da un marocchino di un paesino vicino Chiampo, per un totale di 3800 euro.
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