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Spettacolo

Cinema in lutto: muore premio Oscar “una settimana prima del 72esimo compleanno”

È venuto a mancare all’età di 71 anni l’attore William Hurt, famoso per aver vinto nell’ormai lontano 1986 il premio Oscar come miglior attore per il film ‘Il bacio della donna ragno’.

Inoltre era stato candidato l’anno seguente all’Oscar come miglior attore non protagonista per ‘Figli di un dio minore ‘, nella parte di un insegnante per non-udenti.

La morte dell’attore è stata comunicata per mezzo del figlio Willie (avuto nel 1991 con Heidi Henderson).

Malato da tempo, nel maggio 2018 fu annunciato che l’attore aveva un cancro terminale alla prostata ormai metastatizzato alle ossa. Da allora sono passati quasi 4 anni prima della sua dipartita.

La notizia è stata poi confermata da ‘Variety‘ che ha scritto: “È con grande tristezza che la famiglia Hurt piange la scomparsa di William Hurt , amato padre e attore premio Oscar, avvenuto il 13 marzo 2022 , una settimana prima del suo 72esimo compleanno”.

William Hurt era nato a Washington il 20 marzo 1950 e aveva dedicato la sua vita al cinema e alla recitazione. Aveva iniziato la sua carriera nel teatro, prima di passare al cinema debuttando con il regista Ken Russell in ‘Stati di allucinazione’ nel 1980 .

Nonostante Hurt avesse un fisico atletico e il suo aspetto fosse più adatto per ruoli di un certo tipo, si dimostrò molto duttile e con una grande capacità di portare sullo schermo personaggi con grandi inquietudini interiori e pensosi.

Da ‘Il bacio della donna ragno’ ai fantasy: la straordinaria carriera di William Hurt

Nel 1985 interpretò ne ‘Il bacio della donna ragno’ il ruolo di un omosessuale incarcerato, che gli valse il Premio Oscar.

William Hurt è stato sempre in grado di interpretare ruoli piuttosto scomodi e sempre al limite: non è stato il classico attore in grado di sfruttare solo il proprio fisico, ma ha sempre cercato di portare il pubblico verso una visione niente affatto superficiale del cinema, verso una “seduzione della coscienza” come ha ben spiegato il ‘Corriere della Sera’.

La duttilità di Hurt si è fatta vedere in moltissimi altri ruoli, tanto che anche Zeffirelli lo volle protagonista del suo ‘Jane Eyre’. Steven Spielberg lo volle per interpretare un ruolo nel suo ‘A.I. Intelligenza Artificiale’.

William Hurt ha frattanto – a testimonianza di una grande duttilità – preso parte a prodotti audiovisivi fantasy come ‘Captain America’, ‘Black Widow’ (l’ultimo film cui ha preso parte, nel 2021) e ‘Avengers: Infinity War’.

Insomma, William Hurt verrà ricordato come un attore in grado di rinnovarsi di volta in volta, un attore dalla straordinaria capacità di adattamento che sicuramente mancherà al cinema mondiale.

Tobias Fior

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