Per un momento, nel 1110, si pensò che la luna fosse totalmente scomparsa, ma per fortuna fu solo un gioco ottico. Ma che cosa accadrebbe se il corpo celeste scomparisse realmente?
Era il maggio del 1110 quando, improvvisamente e inspiegabilmente, la luna scomparve dal cielo notturno.
Per capire cosa accadde si è dovuti attendere ben 900 anni per scoprire che era stato il gas dei vulcani ad aver offuscato il cielo e che la luna, fortunatamente, rimase, come sempre, al suo posto.
Questo evento, tuttavia, ci apre ad un grande interrogativo: e se la luna scomparisse dal nulla o venisse accidentalmente distrutta? Cosa accadrebbe? La Terra continuerebbe ad esistere?
Un quesito a cui, ci auguriamo, non dovremmo mai porci realmente, ma nulla ci impedisce di darci una risposta.
Partiamo anzitutto dalla considerazione che la vita sulla Terra sarebbe, indubbiamente, radicalmente differente, se non addirittura a rischio di estinzione.
Ma come mai? Vediamo nel dettaglio tutte le possibili conseguenze che la scomparsa della luna porterebbe sulla Terra.
La prima, più evidente conseguenza sarebbe la scomparsa delle maree, soprattutto per le cose americane. L’acqua degli oceani, in particolare, infatti, risponde dei suoi movimenti alle posizioni lunari, che provocano a loro volta le maree.
Qualora, in uno scenario apocalittico, la luna dovesse scomparire dal nulla, la forza delle maree si ridurrebbe del 66% e questo comporterebbe gravissime conseguenze per la biologia marina.
Il nutrimento di moltissimi organismi, infatti, dipende dalla presenza delle maree, come spiegato nell’articolo del The Sun, e ne risentirebbero anche le migrazioni marine.
In realtà, si specifica sempre nell’articolo, sarebbe un problema molto più grave qualora la luna si avvicinasse alla Terra piuttosto che scomparire del tutto, in quanto la maggior parte della forza di gravità lunare comporterebbe, ad esempio, l’inondazione totale dello stato di New York e altre aree costiere.
Un’altra, evidente conseguenza che noteremmo subito è che sia il giorno che la notte sarebbero molto più scuri.
Questo comporterebbe, inoltre, gravissime ripercussioni per i piccoli predatori che cacciano con la luce lunare, che avrebbero dunque difficoltà ad individuare le prede nelle notti più buie.
L’oggetto più luminoso in prossimità della Terra sarebbe Venere che, sfortunatamente, è 2mila volte meno luminoso della Luna.
La scomparsa della Luna comporterebbe, con il passare del tempo, un’influenza sull’inclinamento dell’asse terrestre.
Questo farebbe sì che, in base all’inclinazione terrestre, o scomparirebbero le stagioni, che sarebbero molto simili fra loro, o sperimenteremmo situazioni climatiche estreme e fortemente pericolose per la vita sulla Terra.
Se, invece, l’inclinazione sulla terra ruotasse di 90°, un lato rimarrebbe totalmente al buio mentre l’altro sarebbe totalmente distrutto dalla luce solare.
Come riportato dal The Sun, ci vorrebbe uno sforzo a dir poco colossale per distruggere il corpo celeste.
Se Cerere, il più grande asteroide conosciuto, entrasse in collisione con la Luna, l’impatto non sarebbe in grado di distruggere la Luna.
Secondo uno studio di SyFy, ci vorrebbero 120.000.000.000.000.000.000.000 candelotti di dinamite per distruggere la Luna.
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