Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, si dice convinto che le sanzioni stiano indebolendo sempre più la Russia e Vladimir Putin.
In un’intervista rilasciata a Corriere della Sera, La Stampa e La Repubblica, Di Maio si sofferma sulla guerra in Ucraina ribadendo che la priorità resta quella di evitare che si arrivi ad un’escalation del conflitto.
Per questo, il ministro degli Esteri ritiene che le sanzioni fin qui inflitte alla Russia vadano nella giusta direzione.
“Dobbiamo indebolire pesantemente Putin e l’economia russa – afferma Luigi Di Maio – Ben venga il quarto pacchetto di sanzioni, che stanno avendo un impatto clamoroso. Praticamente quando dicono che pagano solo in rubli significa che c’è già stato il default. Quanto più li indeboliamo, tanto più Putin avrà difficoltà a sostenere guerre”.
Inoltre, Di Maio è certo che il popolo russo si ribellerà a Putin perché “condannato alla morte economica”.
Sul discorso negoziati, Di Maio ritiene che il primo a non voler trattare sia proprio Putin: “Ha posto il tema di Donbass, Crimea e “denazificazione”: queste sono scuse o basi negoziali? È lui che deve dimostrare di volere la pace”, afferma il ministro degli Esteri.
Per Di Maio quelli dell’esercito russo sono “crimini di guerra”
Al contrario, secondo Di Maio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si starebbe dimostrando “un eroe mondiale”, che merita di “essere ascoltato”, anche se su alcuni aspetti – su tutti la no fly zone più volte richiesta – non potrà trovare l’appoggio del governo italiano.
Ma esiste davvero un rischio di guerra nucleare? Per Di Maio ad oggi questo scenario non c’è, ma al tempo stesso il ministro predica “cautela e prudenza”, visti anche i recenti attacchi alle centrali nucleari.
Sui crimini di guerra, Di Maio conferma che è stata presentata la procedura alla Corte penale internazionale: “Io vedo attacchi brutali e disumani dell’esercito russo contro civili indifesi: è inaccettabile”.
Infine non poteva mancare un passaggio sulla brutta figura rimediata da Matteo Salvini in Polonia. Di Maio spiega che non il governo non aveva sconsigliato la “missione” al leader della Lega, ma al tempo stesso ribadisce come oggi sia importante “sostenere le organizzazioni internazionali per salvare i cittadini dalla guerra”.