Dalla frontiera Ucraina-Romania arrivano notizie di una nuova forma di “contrabbando”, ma questa volta non di sigarette: si tratta di esseri umani
Una nuova tassa di contrabbando si sta diffondendo ai confini fra la Romania e l’Ucraina.
Se, un tempo, la polizia di frontiera era nota per imporre una tassa di pagamento illegale per il trasporto da un Paese all’altro di prodotti di natura commerciale, per lo più sigarette, oggi, invece, è per avere salva la vita.
Vediamo nel dettaglio cosa sta accadendo.
Una tassa di contrabbando per fuggire dalla guerra e disertare: quanto costa salvarsi la vita
Gli abitanti del Maramures – regione antica situata fra il sud ovest dell’Ucraina e il nord ovest della Romania – la chiamano ‘Tradizia’, letteralmente ‘tradizione’: si tratta del tributo da pagare alla polizia di frontiera per trasportare qualsiasi cosa al di là del confine.
Se un tempo, come si diceva, la tassa serviva per lo più per trasportare beni come le sigarette, oggi riguarda il passaggio di esseri umani.
Precisamente uomini in età per combattere che non potrebbero lasciare il Paese perché chiamati a difenderlo.
Ma quanto costa salvarsi la vita per sfuggire alla “leva obbligatoria”, prevista per gli uomini dai 18 ai 60 anni?
A riferirlo è un referente della zona che al Today racconta: “Si spende una cifra tra i 2000 e i 3000 euro”, spiega l’uomo alla frontiera di Sighetu Marmatiei.
“Non servono tante chiacchiere”, spiega poi al giornalista che gli chiede come funziona per mettersi d’accordo con la polizia.
“Da queste parti siamo abituati a questo genere di trattativa. Funzionava così ai tempi dell’Unione Sovietica, l’usanza è proseguita dopo l’indipendenza dell’Ucraina e va avanti ancora in questo momento di confusione. Anzi, visto che il bisogno diventa quello di tutelare la propria vita i prezzi, naturalmente, adesso si sono alzati”.