Sono passati 27 anni dalla mattina del 27 Marzo 1995, giorno dell’omicidio dell’erede dell’impero Gucci, Maurizio Gucci. La storia è stata raccontata, in maniera molto hollywoodiana, dal kolossal ‘House of Gucci’, che ha fatto conoscere ai più la storia della famiglia icona del glamour.
Dopo i tanti anni di silenzio sull’accaduto, Allegra Gucci, secondogenita di Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani, ora 41enne, ha finalmente deciso di far luce sull’accaduto, sulla verità ormai velata dai titoli sensazionalistici dei media, dalle illazione e teorie.
In occasione dell’uscita del suo nuovo libro ‘Fine dei Giochi’ (Edizioni Piemme) -200 pagine in cui racconta tutta la verità sulla sua famiglia- ha deciso di concedere un’intervista a ‘Vanity Fair’, rivelando in prima persona alcuni dei dettagli descritti nel libro.
Quel fatidico giorno, il padre è stato ucciso da un sicario nel centro di Milano, quattro colpi di pistola. Allegra aveva soltanto 14 anni quando la madre Patrizia entrò in camera sua ad annunciare la notizia della morte, lasciandola sotto shock: “Io sono ferma, come in una bolla, come se la mia vita si fosse fermata”.
È qui che la vicenda si fa complicata, dato il coinvolgimento di cinque donne. Secondo il film ‘House of Gucci’ Paola Franchi, la compagna di Maurizio Gucci, era stata cacciata dal loro appartamento condiviso da Patrizia Reggiani. “Bugie. Mia madre non ci è mai andata”, ha dichiarato Allegra.
Stando al racconto di Allegra, Paola Franchi ha organizzato il trasloco dagli appartamenti del padre poche ore dopo la sua morte; quando la sorella Alessandra si era recata negli appartamenti del padre per portare con sé un ricordo, ad aprire la porta non è stata nemmeno la Franchi.
“La persona che apre la porta dà frettolosamente a mia sorella un golf bianco di papà rimasto su una poltrona. Franchi lascerà la casa a luglio, molti mesi dopo“. Quello dato da Allegra è un quadro molto diverso dalla storia svoltasi successivamente. Il tribunale ha incriminato la madre ma il comportamento di Paola Franchi risulta molto sospetto.
Nel libro viene nominato un documento di ‘Convenzione di convivenza’, secondo Allegra importantissimo “per due motivi. Primo: è l’evidenza del grande amore intercorso tra mio padre e mia madre, una storia bellissima durata 13 anni e interrotta dalla separazione avvenuta nel 1985″.
I giornali hanno spesso raccontato questa versione, ma secondo Allegra “L’allontanamento risale ad almeno 7 anni prima della loro relazione. Secondo: la Convenzione di convivenza attesta la volontà di mio padre di non volersi sposare più. Lo ripeteva a tutti: non si sarebbe creato mai più una famiglia perché la sua famiglia eravamo noi, io e mia sorella”.
A complicare e rendere ancora più sospetta la storia è la lotta di Paola Franchi per la custodia dell’allora minorenne Allegra: “Quando nel 1998 mia madre è stata giudicata colpevole, Franchi si è rivolta al Tribunale per i Minorenni indicando che io e il mio patrimonio eravamo ‘allo sbando’ e che lei si offriva per tutelare me e i miei interessi. Un altro schiaffo“.
Ha terminato l’intervista con accuse durissime: “Paola Franchi non ci ha mai dato tregua. E ha continuato. Non capisco come ci si possa scagliare così contro una ragazzina. O forse lo so: era alla ricerca solo di una ricompensa perché le sue azioni vanno contro le sue intenzioni di cura e di amore professate”.
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