Nel novembre del 1922 (esattamente cento anni fa) l’archeologo Howard Carter faceva la scoperta più sensazionale dell’egittologia moderna, ovvero la tomba del faraone Tutankhamon.
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Il faraone bambino divenne famoso nell’immaginario comune per gli straordinari oggetti rinvenuti nella sua tomba, per gli straordinari sarcofagi che proteggevano la mummia e per la bellissima maschera funeraria che ne copriva il volto.
Il tutto venne descritto successivamente dallo stesso Carter nel suo volume autobiografico ‘La scoperta della tomba di Tutankhamon’ (che invitiamo a leggere).
All’epoca la scoperta della tomba e della sua presunta maledizione fece il giro del mondo e da allora la fama del faraone morto nel 1323 a.C. crebbe sempre di più fino a diventare una vera e propria icona dell’Antico Egitto.
Ma la figura del faraone bambino (aveva solo 19 anni quando morì) nasconde ancora moltissimi misteri e sono molti gli archeologi e studiosi che si incentrano sugli elementi più disparati del sovrano. Ovviamente tra questi elementi ci sono gli oggetti rinvenuti nella sua tomba, in particolar modo un pugnale in ferro con cui Tutankhamon era stato sepolto.
La particolarità di questo pugnale è proprio il fatto che la lama sia stata forgiata in ferro, un materiale che in Egitto era più prezioso dell’oro. Da alcune ricerche nel 2013 si era avanzata l’ipotesi che la lama fosse stata forgiata con del ferro meteoritico.
Questa ipotesi venne poi confermata nel 2016 quando la lama venne sottoposta a una spettrofluometria al fine di analizzare la sua composizione. Dall’analisi emerse che la lama è composta principalmente di ferro, dall’11% di nichel e dallo 0,6% di cobalto.
Confermata l’origine meteoritica della lama del pugnale
Ulteriori analisi hanno confermato che questo materiale può essere sovrapponibile alla composizione dei meteoriti ferrosi. Infatti il ferro terrestre non supera mai il 4% di nichel. Inoltre recenti analisi hanno rilevato come la struttura ‘a tratteggio incrociato’ fa parte del gruppo più grande dei meteoriti ferrosi, ovvero gli ottaedriti.
Quindi queste recenti analisi hanno confermato ancora una volta come questo pugnale sia stato forgiato con del materiale ferroso di origine meteoritica. Ma la cosa sorprendente è che questo pugnale non sarebbe stato prodotto in Egitto, bensì nel nord della Mesopotamia.
Infatti questo pugnale sarebbe stato inviato dal re dei Mitanni (regno che si trovava a nord della Mesopotamia) ad Amenhotep III, nonno di Tutankhamon e padre di Amenhotep IV, il celebre Akhenaton. Di conseguenza c’è ragione di credere che il faraone bambino abbia ereditato il pugnale dal nonno.