Il leader della Lega continua a far discutere con le sue proposte riguardanti l’Ucraina, suscitando anche una forte ironia sul web. E nel frattempo la sua compagna Francesca Verdini parla per la prima volta ai giornali della sua sensibilità su temi umani condivisa, a suo dire, anche da Matteo Salvini
Un’altra invasione dell’Ucraina, ma questa volta pacifica, per chiedere di cessare la guerra.
E’ l’ultima proposta, per non dire sparata, di Matteo Salvini, che ha suggerito una marcia pacifica in Ucraina l’8 marzo per chiedere un “cessate il fuoco”.
E mentre il leader del carroccio prepara, a suo dire, con l’ambasciata italiana questa iniziativa alla Martin Luther King Jr, la sua compagna Francesca Verdini parla per la prima volta ai giornali, dipingendo Salvini come un uomo attento alle tematiche dei diritti umani.
In occasione di una conferenza stampa alla camera ha spiegato la sua iniziativa:
“Ora stanno uscendo dall’Ucraina le vittime della guerra e delle bombe, ecco, se in entrata ci fossero non solo combattenti ma anche combattenti disarmati per la pace io sarei molto orgogliosamente fra di loro. Se qualcuno lanciasse una grande iniziativa continentale, un’invasione pacifica in senso contrario. Più siamo e meglio è“.
A coinvolgere le persone, secondo Salvini, dovrebbe essere “il Santo Padre”.
“Una forte iniziativa di pace”, l’ha definita, che andrebbe messa in atto con la “presenza fisica di parlamentari, studenti, imprenditori, operai, camionisti, agricoltori sul posto a dire fermatevi”.
L’ipotetica marcia di pace dovrebbe essere la prossima settimana, secondo il leader della Lega:
“L’8 marzo è la festa della donna: in Ucraina quest’anno non c’è, perché le donne, le mogli, le mamme scappano. Ricordarla a Roma ha un certo senso, ricordarla in territorio di guerra facendo un appello al cessate il fuoco avrebbe un altro senso“.
Considerazioni, queste, che hanno subito suscitato l’ironia sul web:
Nel frattempo, mentre Salvini teneva il discorso alla Camera, Francesca Verdini, la sua attuale compagna, rilasciava un’intervista a ‘Oggi’.
“Lady Salvini”, come è stata definita da Dagospia, ha parlato per la prima volta ai giornali, e lo ha fatto toccando temi “delicati” come quelli dei diritti umani.
La produttrice cinematografica ha voluto porre in evidenza il suo essere favorevole all’eutanasia, tema su cui Salvini, invece, non concorda, e quelli su cui invece sono favorevoli:
“Siamo entrambi sensibili ai diritti, come quelli Lgbtq+, solo che io non essendo leader di un partito conservatore non devo far compromessi quando prendo posizione”.
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