La regina ha trovato una lumaca morta nel suo cibo e per lo chef sono stati momenti molto brutti.
Ecco come sono andate esattamente le cose: vi sveliamo un retroscena che è riemerso in questi giorni (se n’era già scritto in passato – ma la vicenda è sempre gustosa, letteralmente).
Come ricorda anche il Daily Star Online, la sovrana preferisce gustare pasti freschi, ricchi di frutta e verdura, piuttosto che piatti eccentrici.
Tuttavia, proprio in una delle rare occasioni in cui si era lasciata convincere, ha trovato un ospite inaspettato nel suo piatto.
Charles Oliver, un ex servitore della regina, ha raccontato l’episodio nel suo libro intitolato Dinner at Buckingham Palace (Cena a Buckingham Palace, laddove Bukingham Palace è la principale residenza della sovrana).
Oliver ha spiegato che quando la regina e il suo defunto marito, il principe Filippo, mangiavano insieme, tenevano un taccuino accanto ai piatti in modo da poter prendere appunti sul pasto e dare il loro feedback allo chef.
“Una volta sulla tavola i lacchè trovarono il cadavere di una lumaca assieme ad un biglietto”, racconta Oliver, che spiega poi cosa aveva scritto la regina: “L’ho trovato nell’insalata, potresti mangiarlo?”.
Quella volta che la regina si fece fotografare… come una modella
Non è la prima volta che il senso dell’umorismo della Regina viene reso pubblico, come ben noto agli appassionati delle vicende della Famiglia Reale britannica.
Nel suo libro ‘L’altra faccia della medaglia: la regina, il comò e l’armadio’, Angela Kelly ha rivelato alcuni simpatici episodi che vedono protagonista proprio Elisabetta II, come ad esempio il “desiderio segreto” della sovrana di poter posare in modo meno formale in una foto, magari con le mani in tasca.
Quando le ha chiesto di scattare una foto di questo tipo per il suo libro, la regina ha accettato subito: “Sua Maestà ha preso posizione davanti all’obiettivo e ha iniziato a farsi fotografare infilando le mani dentro e fuori dalle tasche e posandole sui fianchi, imitando le posizioni di una modella professionista”.