Il conflitto in Ucraina costringe, se così si può dire, il presidente del Consiglio dei Ministri a varare un ulteriore stato di emergenza. Cosa prevede il nuovo decreto che mantiene, di fatto, i procedimenti democratici italiani in scacco
Dopo lo stato di emergenza nazionale a causa della pandemia da Covid-19, l’Italia e le sue istituzioni tornano nella bolla emergenziale.
Questa volta, però, il decreto non riguarda la situazione sanitaria, ma il conflitto fra l’Ucraina e la Russia.
Un provvedimento, questo, tutt’altro che democratico, ma che il primo ministro Mario Draghi ha presentato come inevitabile al fine di prendere decisioni straordinarie tanto di natura politica quanto economica.
In primis, si apprende, per gli aiuti umanitari. Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede il dl approvato dal Consiglio dei Ministri nell’ultimo incontro riguardante lo stato di emergenza derivante dal conflitto scoppiato fra la Russia e l’Ucraina.
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Continua lo stato di emergenza, dopo la pandemia arriva quello per la guerra: cosa prevede il decreto
Come specificato da La Repubblica è sì, da un lato, vero che la nuova proroga dello stato di emergenza non avrà un impatto diretto sulle nostre vite, ma sarà, comunque, indiretto.
Nella riunione indetta lo scorso venerdì il Consiglio dei Ministri ha adottato all’unanimità un pacchetto di provvedimenti finalizzato alla risposta immediata al conflitto in corso fra l’Ucraina e la Russia.
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Si chiama ‘decreto Ucraina’ e si articola, in particolare, su 3 principali obiettivi: l’invio dei nostri soldati sul fronte orientale della Nato assieme ai mezzi militari; il rafforzamento durante tutta la durata del conflitto dell’Unità di Crisi del ministero degli Esteri per tutelare gli italiani residenti all’estero nelle zone di guerra assieme alla Protezione Civile, che avrà la potestà di intervenire direttamente in Ucraina laddove si crei un’emergenza umanitaria.
Nello specifico, come riporta Repubblica, con il decreto Ucraina si approva l’invio di 250 militari in Lettonia, 14 aerei e 130 soldati in Romania, e 2 navi, un aereo e 235 marinai per pattugliare il Mar Nero.
In aggiunta ai numeri menzionati, saranno impiegate le “forze ad alta prontezza”: 1.350 soldati, 77 mezzi terrestri, 2 navali e 5 aerei.
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Per il momento, dunque, i soldati inviati in Ucraina per il conflitto non supereranno le 1.970 unità.
Con il decreto il governo italiano ha inoltre autorizzato la cessione gratuita all’Ucraina di materiale militare non letale per proteggere i soldati ucraini.
Quanto durerà il nuovo stato di emergenza?
Stando a quanto emerso dalla riunione del Consiglio dei Ministri, lo stato di emergenza, per ora, è destinato a durare 3 mesi. Ma con ogni probabilità verrà ulteriormente prorogato.
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Non andrà, ad ogni modo, a prorogare lo stato emergenziale sanitario, la cui data di scadenza è fissata al 31 marzo e per il quale, invece, non sono previste ulteriori proroghe, come specificato da Mario Draghi.
Se, da un lato, questa disposizione si rende necessaria per l’adozione di misure in un contesto, appunto, straordinario, dall’altro autorizza di fatto il Presidente Mario Draghi a bypassare l’iter istituzionale standard, avallando l’emanazione di ordinanze che vanno in deroga alle disposizioni ordinarie e tutti gli iter che ne conseguono, velocizzandone dunque la messa in atto.
Esattamente come è accaduto durante la pandemia, quando a causa della situazione sanitaria furono necessari interventi di natura straordinaria la cui natura e urgenza giustificò il bypassare en tranchant il classico iter procedurale che prevede il passaggio delle proposte normative sia alla Camera che al Senato.