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Crolla lamiera di metallo in un liceo romano: ferita una studentessa ma è allarme in tutta Italia

I ricordi della scuola sono legati, la maggior parte delle volte, anche alle inospitali strutture fatiscenti, poco sicure e non sempre a norma: banchi logori, sedie rotte, soffitti scrostati hanno accompagnato gli anni della nostra adolescenza, nel silenzio generale delle crepe che tanti compiti in classe, primi amori, generazioni di giovani rivoluzionari pronti a cambiare il mondo ha visto sbocciare e poi appassire, consegnati come pacchi postali indesiderati all’altrettanto insalubre mondo del lavoro, ma questa è un’altra storia.

Tornando alla scuola, nel PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), parte degli investimenti saranno destinati all’attuazione di misure in materia di edilizia scolastica, con una cifra record di 17, 59 miliardi spesi soprattutto per  la realizzazione e messa in sicurezza di asili nido e scuole per infanzia. In particolare, parte di questa somma – 5 miliardi – verrà usata per la costruzione e il potenziamento degli edifici scolastici, mediante la costruzione e la riqualificazione di scuole.

Un passo sicuramente in avanti se si considera il trend negativo degli ultimi decenni nel settore dell’edilizia scolastica. Secondo un recente report della Fondazione Agnelli, infatti, circa due terzi degli edifici scolastici in Italia sono stati costruiti prima del 1976 e più dell’8% hanno problemi strutturali; ma la situazione si complica notevolmente al Sud, dove il 56% degli istituti necessita di interventi urgenti che si spera possano trovare una loro attuazione tramite i soldi dell’Europa.

Nel frattempo, però, si continuano a registrare incidenti e denunce da parte degli studenti per la loro incolumità, come al Liceo Tasso di Roma.

“Non possiamo rischiare la vita per andare a scuola”

Nella mattinata di ieri una lunga lamiera di metallo si sarebbe staccata dal controsoffitto cadendo addosso a tre alunni del Liceo Tasso di Roma e ferendo una studentessa. L’incidente è avvenuto nella 4F, una classe al primo piano che affaccia su via Pugile.

Al cambio dell’ora la lastra non ha retto colpendo la prima ragazza che è anche quella rimasta lievemente ferita sulla bocca che ha cominciato a sanguinare. Il taglio, fortunatamente sul labbro, ha permesso alla studentessa di non avere complicazioni più gravi, potendosi anche recare in autonomia in ospedale per ulteriori controlli, come raccontato dagli studenti.

Le altre due studentesse, invece, sono state colpite solo lievemente, ma un episodio del genere resta comunque grave ed inaccettabile: “Oggi al Tasso nella nostra scuola è caduta una trave di diversi metri che ha ferito una ragazza mandandola in ospedale. Non possiamo rischiare la vita per andare a scuola“, denunciano su Instagram gli studenti del Collettivo Politico del liceo Tasso.

Come riportato da ‘La Repubblica’, l’aula è stata chiusa ed è sotto manutenzione straordinaria anche nella giornata di oggi per verificare lo stato del controsoffitto. Sull’incidente si è ovviamente espresso anche il preside della scuola, Paolo Pedullà, che intervistato da da Adnkronos ha spiegato come sono andate le cose: “Un pezzo di controsoffitto è caduto questa mattina in un’aula che si affaccia su via Puglie. Una ragazza è stata colpita al labbro ed è andata a fare un controllo in pronto soccorso”.

Tuttavia, per il Collettivo del Tasso la questione non può essere liquidata sbrigativamente: “Ci mobiliteremo subito a fronte di ciò che è successo, pretendendo risposte chiare ed effettive, perché non abbiamo bisogno di un altro episodio come quello di oggi per farci dire che avevamo ragione, né abbiamo bisogno di un’altra tragedia sfiorata per renderci conto che la loro indifferenza la paghiamo sulla nostra pelle”.

Nuovi crolli, stessa storia

Ma l’episodio di ieri al Tasso non è isolato né l’unico. Quando si parla, infatti, di cattiva gestione dell’edilizia scolastica si parla di un fenomeno, lungo 40 anni, che ha portato all’incuria e all’abbandono sistematico degli edifici, a causa dei sempre minori investimenti riservati alla scuola in generale, ma agli edifici che ospitano gli studenti di tutta Italia in particolare.

Per rendere l’idea. Cinque anni fa a Sondrio in una scuola primaria di Grosio sono state scoperte delle infiltrazioni d’acqua sul tetto dell’edificio che hanno causato il crollo di alcuni calcinacci. Anche se il danno è stato di lieve entità, tanto è bastato per far scattare l’allarme sicurezza all’interno della scuola elementare. Il tetto, infatti, aveva più di un secolo di vita.

Una situazione simile, con il crollo del controsoffitto, è avvenuta tre anni fa anche nella scuola secondaria di primo grado Enrico Mattei di Marina di Ravenna. Un’infiltrazione di pioggia aveva causato, anche in questo caso, il crollo della parte del controsoffitto dell’edificio scolastico.

Uno dei più recenti incidenti, invece, è avvenuto a Catania questo inverno, quando un edificio nel centro storico della città, l’ex monastero della Santissima Trinità, oggi patrimonio Unesco, che ospita il liceo scientifico “Boggio Lera”, si è ritrovato all’improvviso senza tetto. Il maltempo di quei giorni, infatti, fuori dall’ordinario e che aveva causato ingenti danni mettendo in ginocchio un’intera città, ha finito per causare il crollo di una porzione di tetto.

Il cedimento è avvenuto lungo il corridoio e fortunatamente in quel momento nessuno transitava sotto la porzione di tetto crollata che lasciando una voragine nella copertura del soffitto; anche in questo caso, insomma, per poco non si è sfiorata la tragedia.

K. S.

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