L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è cominciata ufficialmente da meno di 24 ore e già c’è un’allerta molto importante legata alla famosa, quanto famigerata, centrale nucleare di Chernobyl.
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Secondo alcune fonti l’esercito russo avrebbe preso il controllo del sito durante l’invasione, ma quello che più preoccupa più di tutto è l’aumento dei livelli delle radiazioni.
Gli osservatori hanno notato un incremento ‘anomalo’ delle radiazioni registrate a Kiev nelle ore successive all’occupazione russa. A mostrare questo è stato il sito di notizie ‘Nexta’, che ha pubblicato su Twitter un grafico dei dati dove si vede un enorme picco nel livello radioattivo.
Il tweet del sito ‘Nexta’ recita così: “Balzo anomalo nei livelli di radiazioni registrati nella regione di Kiev vicino a Chernobyl”.
❗️Anomalous jumps in radiation levels recorded in the #Kiyv region near Chernobyl pic.twitter.com/o0YxNtfVPo
— NEXTA (@nexta_tv) February 24, 2022
Ma come mai questo incremento di attività radioattiva nella zona nei pressi di Chernobyl?
Il tutto sarebbe da ricercarsi nel fatto che un violento attacco avrebbe distrutto un impianto di stoccaggio di scorie nucleari.
Secondo ‘NBC News’ – che ha riportato la notizia – i combattimenti tra russi e ucraini avrebbero potuto causare dei danni. C’è comunque da sottolineare come questi rapporti devono essere verificati.
Nonostante questo il giornalista Richard Engel ha twittato nel corso del pomeriggio di ieri la notizia specificando che la circostanza sarebbe stata comunicata da un consigliere del ministero dell’Interno ucraino.
Frattanto, secondo quanto comunicato da parte ucraina, li operai che lavorano alla centrale nucleare di Chernobyl sarebbero stati presi in ostaggio dalle forze russe.
Nel 1986 Chernobyl fu teatro del disastro nucleare più terribile della storia
Nell’immaginario comune Chernobyl rievoca scenari apocalittici: i meno giovani ricordano con terroer quando nel 1986 – a causa di un errore umano – uno dei reattori della centrale nucleare esplose, emettendo nell’intera area europea un’enorme nube radioattiva.
Nella zona di Chernobyl e nella città di Pripyat vennero fatte evacuare 49mila persone. L’area venne resa inaccessibile con una zona di esclusione di 1000 miglia quadrate.
Fu solamente nel 2011 che l’area venne nuovamente aperta a delle piccole visite turistiche, quando le autorità ritennero sicuro permetterlo.