Un uomo è stato rapito e tenuto prigioniero per mesi dopo essere stato attirato da un falso annuncio di lavoro.
Dopo una terribile prigionia, all’inizio di questo mese la vittima – identificata con il solo cognome Li – è riuscita a fuggire con l’aiuto di un membro della banda che lo ha rapito.
L’uomo, di nazionalità cinese, è attualmente ricoverato in ospedale e viene dato in condizioni stabili, come riporta il South China Morning Post.
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Li è stato rapito lo scorso mese di agosto e da quel momento in poi la banda criminale ha prelevato dal suo corpo 800 ml di sangue al mese. Come ricorda anche il Daily Star, le linee guida per la donazione di sangue in sicurezza raccomandano un prelievo di massimo 500 ml.
Secondo quanto riferito dalle fonti locali, il sangue è stato venduto online ad acquirenti privati. Quando è stato ricoverato in ospedale la scorsa settimana, Li presentava braccia gravemente coperte di lividi e segni di aghi.
“Avevo un gruppo sanguigno prezioso”: l’incubo di Li
L’uomo, che aveva lavorato come guardia di sicurezza a Shenzhen e Pechino, ha detto di essersi rifiutato di prendere parte ai piani criminali della banda. Il gruppo criminale, dopo aver appreso che era orfano e non poteva essere usato per un riscatto, ha deciso di usarlo come “schiavo” per il prelievo di sangue.
Li è stato attirato da un falso annuncio di lavoro, tenuto sotto tiro e trasportato attraverso il confine tra Cina e Vietnam. L’uomo è stato venduto alla banda cambogiana per una cifra intorno ai 18.000 euro.
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Stando a quanto affermato dalla stessa persona rapita, nella stanza di detenzione si trovava assieme ad altri sette uomini. Dato che aveva un gruppo sanguigno O negativo – considerato dai criminali “abbastanza prezioso” – la banda gli ha prelevato più sangue rispetto agli altri sette.
L’uomo veniva poi minacciato di essere venduto ai commercianti di organi se si fosse rifiutato di donare il suo sangue.