È morto il cantante della band britannica ‘Procol Harum’, Gary Brooker all’età di 76 anni. Da tempo era malato di cancro , che dopo una lunga battaglia è riuscito a sconfiggere il frontman, togliendogli la vita il 19 Febbraio.
Indimenticabile la sua voce in ‘A Whiter Shade of Pale’, la colonna sonora dell’estate 1967, una delle canzoni più ascoltate della storia. In Italia il brano era stato tradotto dai Dik Dik, che fecero diventare la loro ‘Senza Luce’ un popolarissimo successo anche oltre-manica.
La sua voce è stata accompagnata dall’organo di Mark Fisher nel famoso singolo. L’incredibile successo di quest’ultimo, con ben 10 milioni di copie vendute, era destinato a non ripetersi mai più per i giovani britannici: la band si è sciolta qualche anno dopo, nel 1977.
La loro reunion è avvenuta quasi vent’anni dopo, nel 1991, quando i ‘Procol Harum’ sono tornati sul palco come ‘testimoniale’ di quel leggendario brano.
A dare la notizia della morte di Gary Brooker sono stati proprio i compagni del gruppo che, come quanto riportato da diverse testate giornalistiche come il ‘The Mirror’, hanno dichiarato: “Illuminava ogni stanza in cui entrava, la sua bontà verso i fan, la nostra famiglia multilingue, era leggendaria“.
Il cordoglio della band per l’iconica voce dell’Estate dell’Amore
“Era conosciuto per la sua individualità, integrità e, occasionalmente, per la sua testarda eccentricità. Aveva un senso dell’umorismo tagliente e un apprezzamento per il ridicolo tale da farlo diventare un narratore inestimabile (e le sue surreali battute fatte nel bel mezzo delle canzoni si ponevano in un affascinante contrasto con il mood delle nostre esibizioni)”.
Hanno continuato: “Il suo primo singolo con i ‘Procol Harum’, ‘A Whiter Shade of Pale’ del 1967 è stato considerato come rappresentate dell’Estate dell’Amore, ma non aveva delle caratteristiche poi così diverse da altri brani di quel periodo”.
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“Né era caratteristica della sua scrittura. Nell’arco di 13 album, come Procol Harum non abbiamo mai cercato di replicarla, abbiamo preferito percorrere il sentiero del progresso, guardando sempre avanti e rendendo ogni brano un ‘intrattenimento unico’”.
“La voce e il pianoforte di Gary erano le uniche costanti caratteristiche della carriera concertistica internazionale della band. Senza buffonate da palcoscenico o altri espedienti era sempre il centro dell’attenzione dello show”.
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Anche se il musicista era principalmente conosciuto per il suo lavoro con la band da oltre 50 anni, ha anche collaborato con altri grandi nomi della musica, inclusi Eric Clapton, Ringo Starr e Paul McCartney.