Maurizio Costanzo ha annunciato pubblicamente di aver chiuso il rapporto: cosa è successo e di chi parla il noto presentatore.
Si sono sempre amati la Roma e Maurizio Costanzo, un amore che era diventato ancora più bello quando qualche mese fa il famoso conduttore televisivo aveva ricevuto un incarico differente dal solito, ma che probabilmente sognava di poter avere da tutta una vita. In fase di calciomercato estivo, infatti, l’AS Roma ha ufficializzato l’assunzione di Maurizio Costanzo come Advisor esterno per le comunicazioni del club.
Il ruolo di responsabile delle comunicazioni del suo club del cuore era sicuramente una prospettiva che galvanizzava Maurizio, ma che alla fine non si è mai concretizzata. Nelle scorse ore il noto personaggio televisivo ha annunciato le proprie dimissioni dal ruolo accettato in estate. Il motivo è semplice: nei fatti non è mai stato coinvolto dall società, dunque il suo è stato solo un incarico nominale.
A spiegarlo è stato lui stesso: “Avevo un contratto per occuparmi dello stadio, ma non venivo informato di nulla”. Un comportamento che appare privo di senso se si pensa che Maurizio era stato ingaggiato per fare da tramite tra la società e la piazza, in modo tale da creare un dialogo che finora non c’è stato tra la dirigenza americana e i tifosi.
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Maurizio Costanzo spiega le ragioni delle dimissioni: “Mourinho non c’entra”
Il motivo è semplice, pare che la decisione di assumerlo sia stata dell’amministratore delegato Fienga, il quale ha lasciato il club poco dopo aver concluso l’accordo con il conduttore. Chi ne ha preso il posto, evidentemente, non condivideva la visione del suo predecessore e si è limitato a non perseguirla, senza comunicarlo al diretto interessato.
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Inizialmente Maurizio Costanzo ha atteso di essere interpellato ed ha sperato che qualcosa sarebbe cambiato, ma poi ha compreso che non sarebbe stato così ed ha preferito lasciare: “Non riuscivo più a fare le cose per cui è stato chiamato. Cosa stavo facendo? Ci sono stati mesi molto buoni, ma io non sono abituato a tenere un posto senza fare niente. Ho scritto ai Friedkin che non potevo più assolvere al compito che mi era stato assegnato. In questa storia Mourinho non c’entra nulla. Io sto con lui”.