L’alternanza scuola-lavoro miete un’altra giovane vittima.
A perdere la vita è stato Giuseppe Lenoci, aveva appena 16 anni e si sarebbe diplomato a giugno come operaio di termoidraulica.
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Nella mattina di ieri Giuseppe Lenoci si trovava sul furgoncino della ditta di termoidraulica dove stava facendo lo stage, si trovava accanto al guidatore, quando improvvisamente questo ha perso il controllo del mezzo, finendo fuori strada e infine schiantandosi contro un albero.
L’impatto contro l’albero è stato violentissimo e per Giuseppe non c’è stato niente da fare, tanto che i soccorritori hanno fatto enorme fatica a estrarre il suo corpo esanime dalle lamiere.
Per quanto riguarda l’operaio che era alla guida del mezzo, è stato sbalzato fuori dal furgoncino per alcuni metri. L’uomo è stato elisoccorso e trasportato in ospedale in gravi condizioni.
Giuseppe Lenoci era originario di Monte Urano, in provincia di Fermo, e frequentava il centro di formazione professionale Artigianelli di Fermo. Sulla morte del giovane è intervenuta la sindaca della cittadina fermana che ha detto: “È una tragedia infinita, perdere un ragazzo in queste circostanze è sconvolgente”.
Anche il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, dopo aver ricevuto la tragica notizia della morte di Giuseppe, ha lasciato un convegno al quale stava partecipando per esprimere la sua vicinanza alla famiglia e promettere degli interventi sulle norme che regolano gli stage.
“La sicurezza sul lavoro deve sempre essere garantita, a maggior ragione quando sono coinvolti dei ragazzi in formazione” ha detto il Ministro.
“Basta studenti morti in un sistema volto al profitto”: intervengono le associazioni studentesche
Ma ad intervenire sono state anche le associazioni studentesche, a partire dall’Unione degli Studenti: “Ci chiediamo quanti altri studenti debbano morire prima che l’idea di un sistema unicamente volto al profitto cambi”.
Meno di un mese fa in provincia di Udine aveva perso la vita Lorenzo Parelli, che stava per concludere l’ultimo giorno di stage in fabbrica: proprio l’ultimo giorno gli è stato fatale, quando è stato travolto da una putrella in acciaio morendo sul colpo.
La morte di Lorenzo ha suscitato grande indignazione tra le associazioni studentesche, che non hanno tardato a scendere in piazza. E allo stesso modo faranno anche dopo la morte di Giuseppe.
Qualche associazione ha annunciato che scenderà in piazza già nella giornata di venerdì 18 febbraio.