Quasi 2 miliardi di dollari per ‘No Way Home’, ma com’era Spider-Man 45 anni fa?

È datata 15 Dicembre 2021 l’uscita nelle sale cinematografiche italiane dell’ultimo film del MCU (Marvel Cinematic Universe) ‘Spider-man: No Way Home’.

Il film è stato diretto da Jon Watts, già regista dei primi due capitoli della nuova serie Spider-man, ‘Spider-man Homecoming’ e ‘Spider-man: Far From Home’.

Lo Spiderman interpretato da Tom Holland (che sta riscuotendo un enorme successo al botteghino)

Protagonista sempre il giovane e affascinante Tom Holland -forse uno degli Spider-man più amati dal pubblico insieme ad Andrew Garfield- affiancato dalla partner Zendaya, nei panni di Michelle “MJ” Jones-Watson, e il ‘Doctor Strage’ di Benedict Cumberbatch.

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L’uscita ha visto non pochi intoppi, rimandata più volte a causa della pandemia, ma al debutto in sala ha avuto un successo straordinario. Solo in Italia si parla di cifre da record: quasi 3milioni di euro il primo giorno, 11milioni in cinque giorni. Complessivamente ha superato i 20milioni di euro al box office italiano, risultando uno dei film con maggiori incassi.

A livello globale le cifre diventano stratosferiche: ad oggi siamo ad un incasso complessivo globale di quasi 2miliardi di dollari a fronte di un budget di produzione -in confronto misero- di 200milioni di dollari.

Un film veramente da record, ma Spider-man non se l’è sempre passata così bene…

Lo Spiderman del 1977, interpretato da Nicholas Hammond

Il debutto “filmico” del supereroe della Marvel Comics, ideato nel 1962 da Stan lee e Steve Ditko, è avvenuto nel 1977 con il film per la tv ‘L’Uomo Ragno (The Amazing Spider-man)’, diretto da E. W. Swackhamer. Ad interpretare i panni del supereroe è stato Nicholas Hammond (che ricordiamo per aver recitato in ‘C’era una volta a… Hollywood’ di Quentin Tarantino).

Il lungometraggio ricevette – e riceve tutt’oggi – critiche asprissime. Non si può certo paragonare regia ed effetti speciali a quelli odierni, ma la critica è stata diretta soprattutto sull’interpretazione di Nicholas Hammond:

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“…[L’attore] si limita, in realtà, a vestire la suggestiva calzamaglia senza farsi carico di approfondire quegli aspetti più sfumati che determinarono la novità del personaggio e il successo del comic presso il giovane pubblico americano”.

E ancora: “Il film perde la geniale intuizione di Stan Lee di riversare nel nuovo super-eroe l’alienazione fisica e psicologica come riflesso del malessere della generazione anni ’60”.

Di seguito alcune scene (le “migliori”) tratte da quello storico lungometraggio uscito circa 45 anni fa. Indubbiamente ne è passata d’acqua sotto i ponti

Nonostante le aspre critiche, in seguito verrà lanciata sulla CBS una serie tv dedicata all’uomo ragno sempre con Nicholas Hammond come protagonista: una serie tv che ricevette a sua volta parecchie critiche ma che riuscì a piazzarsi tra i 20 show più visti del network televisivo (che comunque, dopo due stagioni, soppresse la serie – temendo di essere identificato come il network dei supereroi, per la contemporanea presenza nel palinsesto della serie dedicata da Hulk),

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