Nel prossimo futuro potrebbero cambiare le modalità del prelievo al bancomat.
Ad oggi, infatti, quasi tutte le banche in Italia consentono di effettuare il prelievo con la carta Bancomat allo sportello Atm di una banca diversa da quella che ha emesso la carta.
Tuttavia, talvolta si è tenuti a pagare una commissione senza tenere conto della somma ritirata: costi che devono essere comunicati al cliente con un certo anticipo, in modo tale che lo stesso possa decidere liberamente se recedere dal contratto.
LEGGI ANCHE => Prelievi allo sportello, cosa cambia da gennaio 2022?
La banca che ha emesso la carta con l’attuale sistema deve comunque riconoscere alla banca proprietaria dello sportello Atm una commissione interbancaria di 49 centesimi per ogni prelievo portato a termine, a prescindere se esiste o meno un addebito nei confronti del cliente.
Tuttavia, dopo la proposta avanzata da Bancomat Spa sulle possibili modifiche alle modalità di remunerazione del servizio prelievo del contante in circolarità, l’Antitrust effettuerà un’istruttoria per capire se la richiesta può essere approvata.
Il tetto massimo sarà di 1,50 euro: penalizzate banche online e locali
In caso di esito positivo, come chiarisce anche il Sole 24 Ore, ogni banca proprietaria di un determinato sportello potrà decidere autonomamente il costo delle operazioni di prelievo presso i punti Atm di filiali concorrenti. Un cambiamento che sembra sia fortemente caldeggiato dalle grandi realtà bancarie che possono contare su una lunga serie di bancomat in tutta Italia.
LEGGI ANCHE => Oro italiano: a quanto ammonta e chi detiene la nostra riserva aurea?
Al contrario, le banche online e quelle locali, chiaramente inferiori rispetto alle grandi banche, uscirebbero fortemente penalizzate da questa modifica. Si dovrebbe andare a fissare comunque un tetto massimo di 1,50 euro, che andrà comunque a penalizzare chi oggi quella commissione non la paga.
Sempre stando a quanto riportato dal Sole 24 Ore, il rincaro non entrerà in vigore prima di 12-18 mesi.