Nel suo ultimo libro Alessandro Haber ha raccontato un dettaglio un po’ ‘piccante’ della sua conoscenza con Nanni Moretti, risalente ai tempi delle riprese di ‘Sogni d’oro’.
‘Sogni d’oro’ è un film del 1981, scritto e diretto da Nanni Moretti, che recitò anche nel film vestendo niente meno che i panni del protagonista, Michele Apicella, giovane regista romano, dall’arte incompresa e un po’ frustrato. Fu proprio Alessandro Haber ad interpretare, al fianco di Moretti i panni dell’assistente di Apicella.
Il giovane Gaetano, insieme al fratello, si era trasferito da poco a Roma dalla provincia e si offre volontario come assistente per imparare il mestiere. Apicella porta faticosamente avanti le riprese del suo film, ma la sua insicurezza lo porta a soffrire di incubi su una bella ragazza di nome Silvia. Alla fine, consumato dalla gelosia per la bella Silvia, Apicella si trasforma in un lupo mannaro.
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Il film venne premiato con il Leone d’argento al Festival del Cinema di Venezia nel 1981, anche se non con qualche dissenso della critica, che commentò negativamente la presunzione esasperata del personaggio -secondo alcuni chiaramente autobiografico- di Moretti, critica che il regista cercò di smentire più volte.
Un progetto importante quello di ‘Sogni d’oro’, ma a distanza di ben 40 anni Alessandro Haber ha svelato un dettaglio che sarebbe bene definire alquanto tragicomico. Nel suo ultimo libro ‘Volevo essere Marlon Brando (Ma soprattutto Gigi Baggini)’ -pubblicato nel 2021- Haber si è raccontato in un’autobiografia schietta, sincera e fuori dagli schemi.
Forse è stato anche un po’ troppo schietto…
Infatti ad un certo punto del libro racconta quest’aneddoto accaduto giusto un mese prima dall’inizio delle riprese e riportato anche da Dagospia: “Vi ho già parlato di Nanni Moretti, ma c’è una cosa che ho dimenticato di raccontarvi che riguarda proprio il telefono e che accadde ai tempi di ‘Sogni d’oro'”.
“Con Nanni ci eravamo già incontrati, da lì a un mese avremmo cominciato il film e piano piano stavamo entrando in confidenza. Un pomeriggio mi chiamò mentre stavo facendo l’amore. Ero sopra di lei. Tu.tum, tu-tum. Squillò il telefono. ‘Pronto, chi parla?’, risposi con l’affanno.
Era proprio Nanni Moretti, a cui Haber ha ammesso senza troppi giri di parole “Nanni ciao, sto scopando, mi puoi chiamare più tardi?“. Risposta che ha mandato il regista su tutte le furie “Come ti permetti? Non sono tuo fratello, come ti permetti?”.
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“Se lo avessi detto a un altro, mi avrebbe chiesto scusa, Nanni no“, scrive Haber nel libro. “Nanni scusa, sto facendo l’amore, è una cosa normale, lo fanno tutti” racconta poi di aver risposto, “S’incazzò e mise giù il telefono“.
“Cosa ho fatto? Cosa ho fatto? Me lo aveva anche detto che non dovevo parlare di figa e di calcio. A quel punto mi accorsi che ero ancora dentro di lei, mi guardava e non capiva e allora mi incazzai ancora di più: ‘Chi sei? Come ti chiami? Non dovevo dirgli che stavo scopando. Vai via. Non faccio più il film, non faccio più il film’. Rimasi solo come un cretino“.