Meta continua ad aggiornare WhatsApp, in questi giorni è arrivata una nuova importante funzione che potete provare in beta: ecco come.
Che WhatsApp in particolare e le appa di messaggistica istantanea in generale abbiano avuto un impatto devastante sulle comunicazioni e sui rapporti con gli amici e gli estranei è indubbio. Tuttavia la comunicazione attraverso le chat può alle volte generare della confuzione e dei malintesi, questo perché tramite chat non è possibile fare capire il tono delle proprie frasi e quando si dimentica di inserire le emoticon si possono creare dei disguidi.
Nelle chat tradizionali l’utilizzo di emoticon o di marcatori delle intenzioni era una regola non scritta che su WhatsApp e nelle varie chat di messagistica istantanea si è persa per via della celerità della comunicazione. Spesso, infatti, l’app viene utilizzata come sostituto di una comunicazione verbale rapida o per scambi di opinione serrati. In queste occasioni il tono del messaggio può essere confuso. Della problematica è a conoscenza Meta, la quale ha già predisposto una nuova caratteristica che permetterà di comunicare meglio le proprie emozioni riguardo un messaggio ricevuto o da inviare.
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WhatsApp, in arrivo un nuovo aggiornamento: cosa cambia e come ottenerlo
Per WhatsApp Meta ha pensato ad un sistema di reazioni ai messaggi simile a quello che viene già utilizzato su Facebook. In questo modo gli utenti possono comunicare immediatamente le proprie emozioni ad amici e parenti e i destinatari di queste reazioni potranno vederle in anteprima come notifica sul dispositivo in utilizzo. Secondo quanto rivelato da WABeta Info, la feature è già disponibile per tutti i possessori di iPhone, mentre non lo è per i sistemi Android.
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Al momento non ci sono comunicazioni ufficiali che indichino quando la nuova funzione possa arrivare su sistemi Android, ma pare che chi voglia provarla in anteprima possa farlo iscrivendosi alla beta del programma. Insomma già da ora è possibile gestire le reazioni sui messaggi, dunque, non mancherà molto prima che la nuova caratteristica diventi “istituzionale” per qualsiasi sistema.