L’Albania nel 2018 è stato il paese in Europa in cui si è consumato il maggior numero di frutta: uno studio condotto dalla FAO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, e pubblicato in questi giorni su Reddit, ha analizzato come a Tirana, e non solo, si possa stimare un consumo annuo di 175 chili pro capite. Segue il Portogallo, 132 chili, e l’Austria e la Turchia, entrambe con un consumo medio a testa di 128 chilogrammi.
E’ molto probabile, tuttavia, che con consumo si intenda in questa statistica più il vero e proprio acquisto che non l’effettiva quantità mangiata da ogni persona ogni giorno, ma resta comunque un buon metodo per conoscere le abitudini alimentari degli europei.
Forse anche per questo, la situazione si mette piuttosto male andando più a Est, dove si registra uno stacco netto rispetto ai paesi nelle prime posizioni. La Lettonia, infatti, è stato in assoluto il paese peggiore, con soli 46 kg pro capite, preceduta solo da Lituania, 52 chili, ed Ucraina e Slovacchia con 53 chili a testa.
Eppure, il consumo non è stato nemmeno tanto elevato in Germania, Regno Unito e Francia, tutte e tre le nazioni, infatti, non arrivano ad un consumo medio superiore ai 100 cento chili. Una menzione speciale, invece, merita l’Italia.
Consumo verde in Italia
Già nel 2018 il Bel Pese registrava un ottimo consumo di frutta pro capite raggiugendo ben 122 chili, ma negli anni successivi è riuscita a fare anche meglio. Nel 2019 un’indagine condotta dall’Eurostat ha premiato proprio l’Italia come il primo Paese dell’Ue per consumo di frutta e verdura. Insomma, gli italiani ci tengono alla propria alla salute e stanno molto attenti a quello che mettono sulle loro tavole.
Ma vediamo nel dettaglio. Ben l’85% degli abitanti della Penisola mangia la frutta almeno una volta al giorno, mentre l’80% consuma almeno ogni giorno la verdura. Facendo un confronto con gli altri paesi dell’Unione Europea, l’Italia è il Paese in cui il consumo giornaliero di frutta è più elevato, se si considera che la media Ue si aggira attorno al 64%: il 45% degli italiani, infatti, la mangia almeno una volta al giorno, per una quantità superiore rispetto a tutti gli altri Paesi dell’Unione Europea, mentre il 40% la mangia almeno due volte al giorno, superati in questo caso solo dal Portogallo.
E anche in piena pandemia l’Italia si è confermato il Paese in cui la propensione al consumo di frutta è più elevata. Per Nomisma infatti, società di consulenza fondata nel 1981 a Bologna, nel 2020 il consumo pro capite annuo (a casa e fuori) di ortofrutta fresca in Italia è stato di 160 kg, un trend quindi consolidato ed assolutamente in salita. Ma anche la Germania ed il Regno hanno aumentato il loro consumo annuo, superando la soglia dei 100 chili, rispettivamente 109 e 101 kg.