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Scienza e salute

Installata in Australia un’enorme scatola in acciaio: a cosa servirà? “Se dovesse succedere il peggio…”

Gli avvertimenti degli scienziati sul pericolo del riscaldamento globale sono stati ignorati per anni, e adesso alcuni credono che il futuro dell’umanità sia sempre più incerto. Gli eventi atmosferici si fanno sempre più violenti e frequenti, scatenando catastrofi in tutto il mondo: incendi, allagamenti, siccità.

Molti dei problemi del mondo odierno sono dovuti al riscaldamento globale, come l’innalzamento del livello del mare e l’inquinamento da plastica.

Per tracciare i cambiamenti climatici, degli scienziati hanno suggerito di installare sulla Terra una ‘scatola nera‘, che probabilmente registrerà la fine della civilizzazione.

Questa sarà simile alle scatole nere degli aeroplani e servirà ad aiutare future civiltà a non commettere gli stessi errori di oggi. Secondo quanto riportato dal ‘Mirror’ e su ‘Interesting Engineering’, la scatola nera sarà installata quest’anno sulla costa ovest della Tasmania, a sud dell’Australia.

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La scatola è stata progettata per resistere al tempo: un monolite da 10 metri di acciaio indistruttibile con all’interno diversi dischi rigidi che registreranno tutti i più grandi cambiamenti climatici, il tutto alimentato da pannelli solari. Delle batterie fungeranno da backup nel caso in cui il sole non fosse visibile, o in caso di eventi apocalittici.

Anche se la struttura non è ancora stata completata è già in grado di catturare temperatura, livello del mare e quantità di CO2 nell’atmosfera. Un algoritmo servirà a catalogare tutte le informazioni sui cambiamenti climatici pubblicati online, inclusi titoli giornalistici e post sui social media.

Il progetto è capitanato dalla ‘Clemenger BBDO‘, la più grande compagnia di marketing e comunicazioni australiana, svolto in collaborazione con l’Università della Tasmania. La scatola registrerà due tipi di informazioni:

1. Misurazione della temperatura marina e terrestre, acidificazione degli oceani, CO2 nell’atmosfera, estinzioni di specie animali/vegetali, cambiamenti nell’uso del terreno, popolazione mondiale, spese militari e consumi energetici.

2. Informazioni contestuali come titoli giornalistici, post dai social media e informazioni da eventi come il COP e altri sui cambiamenti climatici.

“È costruito per sopravvivere a tutti noi. Se dovesse succedere il peggio…”

Jim Curtis della ‘Clemenger BBDO’ ha dichiarato: “L’idea è che, se la Terra dovesse cadere a causa dei cambiamenti climatici, questo strumento indistruttibile sopravvivrà e servirà a chiunque rimarrà in vita. Lo abbiamo inventato anche per tracciare i leader mondiali – per essere sicuri che le loro azioni o inazioni siano registrate“.

Jonathan Kneebone, co-fondatore del collettivo artistico ‘Glue Society’ ha aggiunto: “È costruito per sopravvivere a tutti noi. Se dovesse succedere il peggio, questo sarà sempre lì“.

Sul sito internet del progetto troviamo scritto: “Lo scopo di questo apparecchio è di fornire un resoconto imparziale degli eventi che porteranno alla disfatta del pianeta, per informare le future generazioni e ispirare azioni urgenti. Se non trasformiamo drasticamente il nostro modo di vivere, i cambiamenti climatici e altri pericoli creati dall’uomo causeranno la distruzione della civilizzazione. La Scatola Nera della Terra registrerà ogni passo che muoviamo verso la catastrofe”.

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I progettatori hanno stimato che potrà immagazzinare dati per i prossimi 30-50 anni, e stanno cercando di renderlo ‘facile da capire’ per le generazioni future. “Come la Stele di Rosetta, vorremmo usare più formati di codifica“.

“Stiamo esplorando la possibilità di includere un lettore elettronico all’interno della scatola, che si attivi solo dopo l’esposizione alla luce solare, che possa anche riattivare la scatola nel caso in cui entri per lungo tempo in uno stato dormiente a causa di una catastrofe”.

Federica Pollara

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